
Karton è il nuovo gestore di macchine virtuali sviluppato nell’ecosistema KDE, progettato per fornire un’alternativa nativa e ottimizzata agli strumenti più utilizzati come GNOME Boxes e virt-manager. A differenza di questi ultimi, che si basano sulla libreria grafica GTK, Karton sfrutta Qt, il framework nativo di KDE, garantendo una perfetta integrazione con l’ambiente desktop KDE Plasma.
Sebbene il progetto sia ancora in fase di sviluppo, il suo obiettivo è ambizioso: diventare una soluzione completa per la gestione di macchine virtuali su sistemi GNU/Linux. Karton si distingue per un’interfaccia utente intuitiva e moderna, arricchita da funzionalità avanzate che mirano a semplificare la creazione, la configurazione e l’utilizzo delle macchine virtuali, rendendolo accessibile sia agli utenti esperti che ai neofiti.
Karton nasce come risposta alla necessità di un’applicazione che si integri perfettamente con l’ambiente desktop KDE Plasma, sfruttando le librerie Qt e le tecnologie libvirt (un framework open source per la gestione di macchine virtuali, supportato da molte distribuzioni GNU/Linux). Il software è distribuito con licenza GPLv3 (GNU General Public License versione 3), che garantisce la libertà di utilizzo, modifica e distribuzione del codice sorgente. Nonostante sia ancora in fase sperimentale, Karton si sta evolvendo rapidamente grazie al lavoro del suo sviluppatore principale, Derek Lin, e della comunità KDE.
Novità in Karton (agosto 2025)
L’aggiornamento di agosto 2025 introduce diverse novità che migliorano sia l’esperienza utente che le funzionalità tecniche del software. Tra le modifiche più rilevanti:
- Rimozione della dipendenza da virt-install: Karton ora genera direttamente il file XML di dominio libvirt (un file di configurazione che descrive le risorse e le impostazioni di una macchina virtuale), utilizzando libosinfo per identificare i supporti di installazione e configurare automaticamente parametri come UUID (Identificatore Univoco Universale, utilizzato per distinguere le macchine virtuali all’interno di un sistema), indirizzi MAC (Media Access Control, indirizzo univoco assegnato a ogni scheda di rete, virtuale o fisica) e la configurazione dell’hardware virtuale. Questo passaggio elimina la necessità di strumenti esterni, semplificando il processo di creazione delle macchine virtuali.
- Integrazione di un client SPICE nativo: Karton non dipende più da virt-viewer per la visualizzazione delle macchine virtuali. È stato implementato un client SPICE (Simple Protocol for Independent Computing Environments, protocollo open source per l’interazione con macchine virtuali, che offre funzionalità avanzate come il supporto audio e video) basato su Qt, che gestisce il rendering del display, l’inoltro degli input e gli stream audio. Sono supportate la modalità a schermo intero e il ridimensionamento di base, anche se le prestazioni e la scalabilità richiedono ulteriori ottimizzazioni.
- Interfaccia utente riorganizzata: La lista delle macchine virtuali è stata spostata in una barra laterale, mentre i dettagli e le anteprime vengono visualizzati nella sezione principale. Inoltre, Karton salva l’ultimo fotogramma della macchina virtuale al momento della chiusura, consentendo agli utenti di riconoscere rapidamente le macchine prima di avviarle nuovamente.
- Espulsione dei supporti ottici: È stata aggiunta la possibilità di espellere i dischi di installazione (come le immagini ISO, formato di file che rappresenta un’immagine esatta di un supporto ottico, come un DVD o un CD) una volta completata la configurazione del sistema operativo guest.
- Test di funzionamento: Durante la fase di testing, Karton ha dimostrato di poter installare e avviare una distribuzione GNU/Linux Fedora KDE, passando correttamente dal supporto di installazione al disco virtuale e consentendo l’esecuzione di applicazioni all’interno della macchina virtuale.
Funzionalità in sviluppo
Nonostante i progressi, Karton è ancora considerato un software sperimentale. Tra le funzionalità previste per i prossimi aggiornamenti:
- Miglioramento delle prestazioni grafiche: L’introduzione del supporto SPICE gl-scanout per una resa grafica più efficiente.
- Scalabilità e ridimensionamento: Ottimizzazione della visualizzazione per schermi ad alta risoluzione.
- Trasferimento file e appunti condivisi: Implementazione del trasferimento di file tra host e guest e della condivisione degli appunti.
- Gestione avanzata dei dischi e degli snapshot (copie istantanee dello stato di una macchina virtuale, utili per ripristinare configurazioni precedenti).
- Distribuzione come Flatpak: Valutazione della possibilità di distribuire Karton tramite il formato Flatpak, per semplificarne l’installazione su diverse distribuzioni.
Come seguire Karton
Karton è attualmente in fase di sviluppo attivo e non è ancora considerato stabile. Chi desidera approfondire il lavoro svolto su questo progetto può consultare il blog personale dell’autore e la development matrix disponibile all’indirizzo: karton:kde.org. Entrambe le risorse offrono aggiornamenti e contenuti tecnici relativi all’evoluzione del progetto.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare l’annuncio ufficiale sul blog di KDE.
Fonte: https://blogs.kde.org/2025/08/28/gsoc-2025-final-project-blog-developing-karton-the-kde-virtual-machine-manager/
Fonte: https://linuxiac.com/kde-virtual-machine-manager-moves-forward/
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