
Proxmox “Virtual Environment” (VE) è una potente piattaforma di virtualizzazione open source che combina la gestione di macchine virtuali (VM) e container in un’unica soluzione integrata. Basata su Debian GNU/Linux, questa distribuzione offre strumenti avanzati per la gestione di ambienti virtualizzati, rendendola ideale sia per ambienti aziendali che per utenti avanzati.
Il progetto Proxmox è iniziato nel 2008 con l’obiettivo di fornire una soluzione di virtualizzazione open source che fosse sia potente che facile da usare. Nel corso degli anni, Proxmox ha guadagnato popolarità grazie alla sua stabilità, flessibilità e alla vasta gamma di funzionalità offerte. Oggi, Proxmox “Virtual Environment” è utilizzata in tutto il mondo, con oltre 1.6 milioni di host installati.
Caratteristiche Principali
Proxmox VE si distingue per diverse caratteristiche chiave:
- Virtualizzazione Completa: Supporto per macchine virtuali basate su KVM (Kernel-based Virtual Machine) e container LXC (Linux Containers).
- Gestione Unificata: Interfaccia web intuitiva per la gestione di macchine virtuali, container, storage e networking.
- Alta Disponibilità: Funzionalità di clustering e alta disponibilità per garantire la continuità operativa.
- Storage Flessibile: Supporto per vari tipi di storage, tra cui ZFS, LVM, Ceph e molti altri.
- Rete Avanzata: Configurazione di rete avanzata con supporto per VLAN, bridge e Software-Defined Networking (SDN).
L’ultima versione stabile di Proxmox VE prima della 9.0 è stata la versione Proxmox VE 8.4, rilasciata circa 4 mesi fa. Questa versione ha introdotto numerose migliorie e correzioni di bug, consolidando ulteriormente la reputazione di Proxmox come piattaforma di virtualizzazione affidabile e performante.
Novità in Proxmox VE 9.0
Proxmox VE 9.0 è stata recentemente rilasciata, introducendo una serie di miglioramenti significativi e nuove funzionalità che rendono questa distribuzione ancora più potente e versatile. Basata sull’imminente Debian 13 “Trixie”, questa versione porta con sé numerosi aggiornamenti e miglioramenti che meritano un’analisi dettagliata:
Basata su Debian 13 “Trixie”
Proxmox VE 9.0 si fonda su Debian 13, non ancora rilasciata ma ormai questione di giorni. Questa versione introduce una serie di pacchetti software aggiornati, rafforza la sicurezza del sistema e amplia il supporto per una vasta gamma di dispositivi hardware. Un aspetto significativo di questo aggiornamento è l’adozione del kernel Linux 6.14 come predefinito. Tale kernel Linux è stato scelto per assicurare prestazioni di alto livello e per mantenere la compatibilità con le tecnologie più recenti, rendendo il sistema più efficiente e all’avanguardia.
Supporto per Snapshot LVM
È finalmente disponibile una funzione molto attesa dagli utenti: ora è possibile creare snapshot (cioè copie istantanee dello stato di una macchina virtuale) anche quando lo storage usa LVM con allocazione statica.
In pratica, questo significa che puoi salvare un punto preciso nel tempo della tua VM, anche se stai usando un tipo di disco che prima non lo permetteva. Il sistema funziona creando una catena di volumi:
- Il primo volume è lo snapshot originale, cioè la base.
- I volumi successivi registrano solo le modifiche, così puoi tornare indietro facilmente se qualcosa va storto.
Esempio semplice: Immagina di voler aggiornare il sistema operativo della tua VM. Prima di farlo, crei uno snapshot. Se l’aggiornamento causa problemi, puoi tornare indietro esattamente al punto in cui hai fatto lo snapshot, come se nulla fosse successo.
Questo approccio è applicato anche ai sistemi di backend come Directory, NFS (Network File System), e CIFS (Common Internet File System). Ciò fornisce agli amministratori un metodo indipendente dal fornitore per amministrare gli snapshot, eliminando la necessità di utilizzare filesystem clusterizzati o componenti proprietari.
Miglioramenti nella Rete con SDN Fabrics
Proxmox VE 9.0 introduce una nuova funzionalità chiamata SDN Fabrics, che semplifica la creazione di strutture di rete robuste e basate su percorsi di comunicazione. Questa funzionalità include un tipo di architettura di rete nota come spine-leaf, che è composta da due livelli di dispositivi di rete. Il livello “spine” è il cuore della rete, mentre il livello “leaf” si connette direttamente ai dispositivi finali come computer e server. Questa configurazione permette di avere molteplici percorsi tra i vari nodi della rete, migliorando l’affidabilità e le prestazioni.
Inoltre, la funzionalità di failover automatico delle schede di rete (NIC) garantisce che, in caso di guasto di una scheda, il traffico di rete venga automaticamente reindirizzato attraverso un’altra scheda funzionante, riducendo al minimo i tempi di inattività.
Lo stack SDN (Software-Defined Networking) ora supporta il routing dinamico, che è la capacità di determinare automaticamente il percorso migliore che i dati devono seguire attraverso la rete. Questo avviene tramite protocolli come OpenFabric e OSPF (Open Shortest Path First), che aiutano a trovare il percorso più efficiente per trasmettere i dati.
Queste innovazioni rendono più semplice la configurazione di reti complesse come EVPN (Ethernet VPN), che estende le reti locali su reti geografiche, e reti full-mesh Ceph, che sono reti completamente interconnesse dove ogni nodo è collegato a tutti gli altri nodi, migliorando la ridondanza e l’affidabilità. In sintesi, queste funzionalità rendono la gestione della rete più efficiente e adatta alle esigenze moderne.
Regole di Affinità per le Risorse HA
I cluster ad alta disponibilità (HA) traggono vantaggio dalle nuove regole di affinità delle risorse HA. Queste regole permettono un controllo dettagliato su come i carichi di lavoro vengono distribuiti all’interno del cluster.
Per esempio, immagina di avere un database e un server applicativo che comunicano frequentemente tra loro. Con le regole di affinità, puoi configurare il sistema in modo che entrambi risiedano sullo stesso nodo (o macchina fisica), riducendo così il tempo di attesa (latenza) nelle comunicazioni tra di essi.
D’altra parte, per i servizi ridondanti e critici, è possibile distribuirli su più nodi. Questo significa che, se un nodo dovesse avere un problema, i servizi continuerebbero a funzionare sugli altri nodi, aumentando così la tolleranza ai guasti e garantendo che il sistema rimanga operativo anche in caso di problemi hardware o software. In questo modo, le regole di affinità aiutano a bilanciare le prestazioni e l’affidabilità del sistema.
Interfaccia Mobile Ridisegnata
L’interfaccia mobile di Proxmox VE 9.0 è stata completamente rinnovata. Per fare questo, è stato utilizzato il framework Yew, che è basato su Rust, un linguaggio di programmazione noto per la sua sicurezza e prestazioni. Inoltre, è stato introdotto un nuovo toolkit di widget Proxmox, che sono piccoli strumenti grafici che permettono di interagire più facilmente con il sistema.
Grazie a queste innovazioni, l’interfaccia mobile ora fornisce una panoramica immediata di tutti i servizi in esecuzione. È possibile avviare e arrestare le macchine virtuali direttamente dal proprio dispositivo mobile, oltre a configurare le impostazioni di base. Questo rende molto più semplice gestire le macchine virtuali mentre si è in movimento, utilizzando qualsiasi browser mobile.
Aggiornamenti dei Componenti Principali
Proxmox VE 9.0 include aggiornamenti significativi per i principali componenti di virtualizzazione e storage:
- ZFS 2.3.3: Ora supporta l’aggiunta di dispositivi a pool RAIDZ esistenti con tempi di inattività minimi.
- QEMU 10.0.2: L’ultima versione di QEMU offre miglioramenti nelle prestazioni e nel supporto hardware.
- LXC 6.0.4: Aggiornamenti per i container GNU/Linux, con miglioramenti nella sicurezza e nelle prestazioni.
- Ceph Squid 19.2.3: Miglioramenti nella gestione dello storage distribuito.
Dove scaricare Proxmox VE 9.0
Proxmox VE 9.0 è disponibile per il download sul sito ufficiale di Proxmox. L’immagine ISO include tutte le funzionalità complete ed è pronta per l’installazione su server bare-metal.
Per chi desidera aggiornare da Proxmox VE 8.x alla versione 9.0, è disponibile una guida dettagliata che descrive tutti i passaggi necessari per eseguire l’upgrade in modo sicuro. Puoi consultare la documentazione ufficiale per l’aggiornamento.
Per conoscere tutte le novità, leggere l’annuncio ufficiale di rilascio e per conoscere tutti i miglioramenti e le correzioni introdotte in questa versione, è possibile consultare il changelog (registro delle modifiche) ufficiale di Proxmox VE 9.0.
Fonte: https://www.proxmox.com/en/about/company-details/press-releases/proxmox-virtual-environment-9-0
Fonte: https://pve.proxmox.com/wiki/Roadmap#Proxmox_VE_9.0
Fonte: https://linuxiac.com/proxmox-ve-9-0-launches-with-debian-13-under-the-hood/
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