
Lo scorso novembre vi avevo parlato di KDE Linux (conosciuta internamente come Project Banana), la nuova distribuzione ufficiale di KDE, basata su Arch Linux, che potrebbe diventare la distribuzione preferita di tutti gli amanti di KDE. Adesso è possibile testare la versione pre-alpha della Testing Edition di KDE Linux.
Cosa funziona
La Testing Edition di KDE Linux offre versioni compilate direttamente dal ramo git master
, dove vengono integrate le modifiche finali dopo test e revisione. Include KDE Plasma, KWin e le principali applicazioni KDE. È pienamente supportata l’installazione di app da Flathub, così come lo sviluppo di software KDE e di terze parti. Gli aggiornamenti di sistema funzionano sia tramite Discover che da riga di comando. In caso di problemi dopo un aggiornamento, è possibile eseguire un rollback del sistema, ovvero ripristinare lo stato precedente del sistema operativo, garantendo maggiore sicurezza durante la sperimentazione. Secondo gli sviluppatori, l’utilizzo quotidiano è generalmente possibile, soprattutto per utenti “avventurosi” che desiderano testare le ultime novità in anteprima.
Cosa non funziona
Alcune cose però non funzionano ancora bene:
- Problemi minori con app KDE in formato Flatpak: Alcune applicazioni, come Dolphin (file manager) e Konsole (terminale), presentano piccoli malfunzionamenti quando installate come Flatpak.
- Assenza dello spazio di swap predefinito: Il sistema non crea automaticamente una partizione di swap, utile per gestire la memoria quando la RAM è satura o per supportare la sospensione del sistema.
- Aggiornamenti di sistema molto pesanti: Ogni aggiornamento distribuisce un’intera nuova immagine del sistema, rendendo il processo più lento e dispendioso in termini di spazio su disco.
- Mancanza di aggiornamenti delta in Systemd: Gli aggiornamenti delta, che scaricano solo le parti modificate del sistema anziché l’intera immagine, non sono ancora implementati nel gestore di sistema Systemd, aumentando la dimensione degli update.
- Secure Boot non supportato: Il sistema non è compatibile con Secure Boot, una funzione di sicurezza del firmware UEFI che impedisce l’avvio di software non autorizzato.
- Controllo qualità e test ancora da migliorare: L’infrastruttura dedicata al testing automatico e al controllo qualità necessita di maggiore precisione e automazione per garantire stabilità e affidabilità.
- Distribuzione mista delle app KDE: Alcune applicazioni KDE sono compilate da sorgente, mentre altre vengono distribuite come Flatpak. Molte app allineate alla versione corrente di KDE Plasma non sono ancora disponibili in formato Flatpak, creando una certa incoerenza nella distribuzione.
Inoltre:
- I computer Apple con CPU della serie “M” non sono supportati.
- Le GPU NVIDIA più vecchie della GTX 1650 sono limitate ai driver Nouveau, meno performanti (ma inclusi). I modelli più recenti utilizzeranno i moduli kernel open source di NVIDIA, che offrono prestazioni migliori (anch’essi inclusi). Non è necessario installare i driver proprietari, che non sono supportati.
- Le VPN esotiche che devono essere installate manualmente e che caricano moduli kernel Linux personalizzati non sono supportate.
- Qualsiasi altra cosa che richieda il caricamento di moduli kernel Linux non preinstallati non è supportata.
Come testare KDE Linux
Fatte queste dovute premesse passiamo alla parte pratica ovvero come creare la chiavetta USB avviabile di KDE Linux. Le istruzioni sono le seguenti:
- Scarica l’ultima immagine .raw da qui.
- Installa ISO Image Writer e avvialo.
- Clicca su “Path to ISO Image…” e individua il file .raw che hai scaricato.
- Inserisci la chiavetta USB e assicurati che appaia nella sezione “To this USB Drive”.
- Clicca su “Create”.
Il resto lo sapete.
Fonte: https://www.marcosbox.com/2025/08/03/come-provare-kde-linux/
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