
Negli ultimi mesi, il panorama dei sistemi operativi per computer personali sta attraversando una trasformazione profonda. GNU/Linux, da sempre protagonista nel settore dei server e dei dispositivi integrati (embedded), sta conquistando una quota crescente anche nel mercato dei computer desktop, spesso proprio a scapito di Windows. Questa evoluzione è confermata da numerosi dati e si riflette in vivaci dibattiti all’interno della comunità informatica, tra entusiasmo per le nuove opportunità, critiche costruttive e tentativi di ostacolare questo cambiamento.
Crescita di GNU/Linux: dati e segnali dal mercato
Diversi segnali mostrano una crescita dell’adozione di GNU/Linux tra gli utenti desktop:
- Aumento degli utenti Steam con GNU/Linux: Le statistiche di Steam e di servizi come StatCounter evidenziano una crescita costante degli utenti che scelgono i sistemi GNU/Linux per giocare, con prestazioni ormai in grado di gestire anche titoli “AAA” grazie a progetti come Proton e all’ottimo supporto hardware.
- Laptop preinstallati con GNU/Linux: Nel 2025 è ormai possibile acquistare laptop di fascia alta con GNU/Linux preinstallato, pronti per giocare e lavorare con le migliori schede grafiche. Questo abbassa notevolmente la barriera d’ingresso per l’utente medio e segna un cambio di paradigma rispetto al passato, in cui la presenza di Windows era pressoché obbligata.
- Fine del ciclo di Windows 10: Con l’avvicinarsi della fine del supporto per Windows 10, molti utenti e aziende stanno valutando alternative, anche perché Windows 11 non sembra decollare dal punto di vista dell’adozione. Microsoft, da parte sua, alterna strategie di “persuasione” e minacce per trattenere gli utenti, ma la pressione sembra aumentare. Inoltre genera problematiche e non interviene con tempestività per risolverle.
Le reazioni della comunità e il ruolo dei troll
Nonostante i dati positivi, la crescita di GNU/Linux è accompagnata da fenomeni di trolling, ovvero comportamenti intenzionalmente provocatori o di disturbo, spesso finalizzati a generare confusione e disinformazione. Questi fenomeni si manifestano soprattutto nei commenti agli articoli che trattano il tema, dove vengono pubblicati messaggi con lo scopo di screditare GNU/Linux e rallentare la sua diffusione.
Molti di questi interventi sono riconducibili a sostenitori o dipendenti di Microsoft e mirano a presentare GNU/Linux come un sistema problematico o poco affidabile, promuovendo invece il Sottosistema Windows per GNU/Linux (WSL, Windows Subsystem for Linux) come un’alternativa “sicura” e “comoda” rispetto all’adozione diretta di una distribuzione GNU/Linux nativa.
WSL è una tecnologia che consente di eseguire un ambiente GNU/Linux all’interno di Windows, senza dover installare un sistema operativo separato. Sebbene possa essere utile in alcuni scenari di sviluppo, WSL presenta differenze sostanziali rispetto a una distribuzione GNU/Linux installata su hardware dedicato, come l’accesso ai file, il supporto hardware e le prestazioni. Alcune analisi evidenziano che WSL viene utilizzato come strumento di propaganda per mantenere gli utenti all’interno dell’ecosistema Microsoft, rallentando così la migrazione verso GNU/Linux puro e indipendente.
Microsoft, inoltre, non sembra intenzionata a lasciare il campo senza combattere: tra azioni legali intimidatorie (SLAPP, Strategic Lawsuit Against Public Participation), sabotaggi tecnici come l’implementazione controversa di UEFI Secure Boot e pratiche di lobbying, l’azienda continua a ostacolare la diffusione di GNU/Linux, soprattutto presso gli OEM, che rappresentano il suo principale obiettivo commerciale.
Il caso GitHub Copilot: proprietà intellettuale e open source
Un altro fronte caldo riguarda GitHub Copilot, l’assistente AI per la programmazione sviluppato da Microsoft e OpenAI. Copilot è accusato di violare le licenze open source, poiché genera codice basandosi su miliardi di righe di codice pubblico, spesso senza rispettare le condizioni delle licenze d’origine. Una class action è stata avviata proprio su queste basi, sollevando un dibattito etico e legale sull’uso dei dati open source per addestrare sistemi AI proprietari.
Secondo Microsoft, Copilot è stato addestrato su repository software pubblici e le leggi di molti paesi permettono l’uso di materiale protetto da copyright per l’addestramento di AI. Tuttavia, la questione resta controversa, soprattutto perché in circa l’1% dei casi Copilot genera suggerimenti che corrispondono direttamente a blocchi di codice già esistenti, potenzialmente violando le licenze originali.
Il dibattito: “l’anno di GNU/Linux sul desktop” è davvero arrivato?
Ogni anno si ripropone la domanda: sarà questo l’anno dei sistemi operativi GNU/Linux sul desktop? Nel 2025, la discussione è più accesa che mai. Da un lato, c’è chi vede nella crisi di Windows e nella maturità di GNU/Linux l’occasione storica per il sorpasso. Dall’altro, molti utenti e analisti restano scettici: la dipendenza da software proprietario, la resistenza al cambiamento nelle aziende e la mancanza di supporto da parte dei reparti IT rappresentano ancora ostacoli significativi.
Per decenni, la diffusione di GNU/Linux sui desktop ha incontrato un ostacolo fondamentale: il controllo che Microsoft esercita sugli OEM. Questa posizione dominante ha limitato la presenza di sistemi operativi alternativi nei grandi punti vendita. Tuttavia, il giorno in cui sarà possibile acquistare un computer con GNU/Linux preinstallato sugli scaffali dei principali negozi, segnerà la fine di un’era per Microsoft.
Critiche vengono mosse anche alla comunità GNU/Linux, accusata a volte di non essere abbastanza accogliente verso i nuovi utenti e di non concentrarsi abbastanza sulla compatibilità con il software Windows tramite progetti come Wine. Tuttavia, molti power user sostengono che oggi i sistemi GNU/Linux offra un’esperienza migliore rispetto alle ultime versioni di Windows, soprattutto per chi cerca stabilità, controllo e rispetto della privacy. Anche nel settore più competitivo, quello del gaming, i sistemi GNU/Linux stanno conquistando sempre più terreno, dimostrando una crescita significativa e una maturità tecnologica che li rende sempre più competitivi.
Conclusioni
La crescita dei sistemi GNU/Linux sul desktop è un fenomeno reale e documentato, ma il “sorpasso” su Windows resta un obiettivo complesso, ostacolato da fattori tecnici, culturali e commerciali. Le strategie di Microsoft per trattenere gli utenti, le polemiche su GitHub Copilot e il ruolo delle community rappresentano le sfide e le opportunità di questa fase di transizione. La strada verso un’adozione di massa di GNU/Linux è ancora lunga, ma mai come oggi sembra percorribile.
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