
Quando è stato annunciato che il kernel Linux 6.15 ha finalmente integrato il supporto per la Touch Bar dei MacBook di Apple, mi è tornato alla mente il progetto Flexbar, una periferica USB ispirata proprio alla famosa barra touchscreen di Apple, ormai fuori produzione. Flexbar è stata protagonista di una campagna di finanziamento collettivo (crowdfunding) verso la fine dello scorso anno e oggi è una realtà che si evolve, con il recente supporto per GNU/Linux.
Cos’è Flexbar?
Flexbar è un dispositivo autonomo, alimentato tramite USB, progettato per replicare la funzionalità della Touch Bar di Apple. A differenza della Touch Bar originale, che era integrata esclusivamente nei MacBook, Flexbar è un accessorio plug-and-play (ovvero utilizzabile immediatamente senza necessità di installazioni complesse) compatibile con qualsiasi computer portatile, personal computer, tablet o smartphone.
L’idea alla base di Flexbar è offrire una barra touchscreen personalizzabile, capace di mostrare tasti funzione, scorciatoie, indicatori e controlli multimediali configurabili dall’utente, simile a dispositivi come l’Elgato Stream Deck, molto apprezzato per la sua versatilità nei flussi di lavoro digitali e nelle trasmissioni in diretta.
La campagna di finanziamento collettivo: scetticismo e realtà
Quando Flexbar è stato presentato, il team ENIAC, con sede a Hong Kong, ha chiesto un obiettivo di finanziamento di appena 2.000 dollari. Questa cifra, a prima vista, sembrava incredibilmente bassa per un progetto così ambizioso, che richiede componenti elettronici specifici, produzione, assemblaggio, imballaggio, spedizione e sviluppo software.
È comprensibile quindi un certo scetticismo: come può un progetto con un budget così ridotto coprire tutte queste spese? Spesso, campagne con obiettivi troppo bassi possono nascondere rischi o mancanza di preparazione. Tuttavia, nel caso di Flexbar, ENIAC aveva evidentemente già a disposizione risorse e mezzi per realizzare il dispositivo, utilizzando la piattaforma di crowdfunding soprattutto come strumento di marketing e per creare una comunità di utenti.
Novità per Flexbar: supporto per GNU/Linux
Il team ENIAC ha recentemente annunciato che Flexbar ora supporta ufficialmente GNU/Linux, ampliando notevolmente la compatibilità del dispositivo. Questo è un importante passo avanti, soprattutto per gli utenti della distribuzione GNU/Linux, che spesso trovano limitata la disponibilità di periferiche compatibili con il loro sistema operativo.
Dettagli sul supporto GNU/Linux
Il supporto ai sistemi GNU/Linux era già stato menzionato durante la campagna di finanziamento, ma non era stato garantito come una funzione definitiva, piuttosto come una possibilità futura. Ora, con il rilascio del software di configurazione Flex Designer in versione GNU/Linux, disponibile come file AppImage (un formato di pacchetto portatile che non richiede installazione), gli utenti possono configurare il dispositivo, aggiornare il firmware (il software interno al dispositivo) e personalizzare le funzionalità.
Inoltre, è disponibile la piattaforma comunitaria Flex Gate, un hub dove gli utenti possono condividere e scaricare preset (configurazioni predefinite), plugin, set di icone e scorciatoie personalizzate. Anche se alcune funzionalità di Flex Gate non sono ancora ottimizzate per GNU/Linux, molte sono già utilizzabili, e si prevede un miglioramento continuo.
Come funziona Flexbar su GNU/Linux?
Il software Flex Designer consente di creare e modificare le pagine di tasti personalizzati, scegliendo tra diverse azioni come lanciare applicazioni, inviare combinazioni di tasti, controllare la riproduzione multimediale o eseguire comandi di sistema. La configurazione viene salvata direttamente sul dispositivo, che si presenta come un accessorio USB indipendente.
L’aggiornamento del firmware tramite Flex Designer è fondamentale per mantenere il dispositivo efficiente e aggiungere nuove funzionalità o correggere eventuali problemi.
Dove acquistare Flexbar e considerazioni finali
Per chi non ha partecipato alla campagna di finanziamento collettivo, ENIAC ha aperto la vendita diretta di Flexbar. Il prezzo è superiore rispetto a dispositivi simili come l’Elgato Stream Deck, ma la qualità costruttiva è stata giudicata eccellente dagli utenti che hanno già ricevuto il prodotto.
È importante notare che, come spesso accade con prodotti di nicchia, sono emersi alcuni problemi segnalati dagli utenti: alcune unità non hanno funzionato correttamente, il software di configurazione è stato giudicato migliorabile e alcuni utenti Windows hanno espresso preoccupazioni riguardo alla presenza di un potenziale programma di registrazione dei tasti (keylogger) nel software, anche se non è stata fornita una conferma ufficiale.
Chi fosse interessato a provare la Flexbar può trovare maggiori informazioni e i dettagli per l’acquisto sul sito ufficiale del progetto e visitare il repository software.
Fonte: https://eniacelec.com/
Fonte: https://www.omgubuntu.co.uk/2025/05/flexbar-touchbar-clone-ships-linux-support
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