
Il progetto KDE Plasma, uno degli ambienti desktop più apprezzati e utilizzati nel mondo delle distribuzioni GNU/Linux, ha annunciato un importante cambiamento nella gestione del supporto e dell’evoluzione del proprio desktop. Dopo un intenso Plasma Sprint di sviluppo a Graz, in Austria, il team KDE ha deciso di abbandonare la distinzione tra versioni LTS (Long-Term Support, ovvero supporto a lungo termine) e versioni regolari, puntando su un modello di supporto più uniforme e affidabile per tutte le versioni. L’ultima versioni LTS sarà quindi KDE Plasma 5.27 , che ha segnato l’addio a KDE Plasma 5.
La fine della versione LTS di KDE Plasma: cosa cambia
Per anni, KDE Plasma ha offerto una versione LTS dedicata, pensata per chi necessitava di un ambiente stabile e aggiornato solo con patch (correzioni) di errori e di sicurezza. Tuttavia, questa soluzione ha mostrato limiti evidenti: la versione LTS riceveva poche correzioni e veniva testata meno attivamente rispetto alle versioni regolari, creando aspettative difficili da soddisfare sia per gli utenti che per gli sviluppatori.
Con la nuova strategia, ogni versione regolare di KDE Plasma riceverà un aggiornamento di manutenzione in più, passando da 5 a 6 aggiornamenti correttivi. Questo significa che il supporto per ciascuna versione sarà esteso, senza frammentare l’attenzione della comunità di sviluppo tra versioni diverse. Le distribuzioni GNU/Linux come Kubuntu o SUSE potranno comunque continuare a offrire versioni con supporto prolungato, ma la responsabilità della manutenzione ricadrà direttamente sulle rispettive comunità e aziende.
Allineamento ai cicli di rilascio delle principali distribuzioni
Durante il Plasma Sprint, svoltosi dal 21 aprile al 27 aprile a Graz in Austria, il team KDE ha anche discusso la possibilità di abbandonare il ciclo di rilascio di 4 mesi e portarlo a 6 mesi, in altre parole, ridurre le versioni annuali da 3 a 2, consentendo così un maggiore perfezionamento di ogni versione dell’ambiente, e in modo da allinearsi ai cicli semestrali di distribuzioni come Fedora e Kubuntu. Questa scelta trasformerà ogni versione di KDE Plasma in una sorta di “mini-LTS”, offrendo più tempo per testare, correggere bug e migliorare la qualità generale del software prima della pubblicazione. I manutentori delle distribuzioni GNU/Linux potranno così gestire meglio l’integrazione di KDE Plasma nei propri sistemi, riducendo i rischi di instabilità e incompatibilità.
Novità in KDE Plasma: telemetria trasparente e personalizzabile
Un altro tema centrale affrontato durante il Plasma Sprint 2025 riguarda la telemetria, ovvero la raccolta di dati sull’utilizzo del software. In ambito open source, la telemetria è spesso vista con sospetto, ma il team KDE ha scelto un approccio completamente trasparente e rispettoso della privacy. Attualmente, la raccolta dati in KDE Plasma è opzionale (opt-in), disattivata di default e limitata a poche informazioni statiche, difficili da aggiornare o ampliare.
La nuova strategia prevede l’introduzione di sondaggi periodici e mirati, ispirati al modello della Steam Hardware Survey di Valve. Gli utenti potranno ricevere, solo dopo aver dato il proprio consenso, brevi questionari che appariranno occasionalmente, permettendo di raccogliere dati utili su funzionalità specifiche o scelte di design. Ad esempio, se si discute l’eliminazione di un effetto grafico poco usato di KWin (il compositore di Plasma), un sondaggio potrà raccogliere rapidamente il feedback reale della comunità, anche tramite risposte testuali libere.
Tutti i dati raccolti saranno aggregati e pubblicati in modo trasparente, e prima di partecipare ogni utente potrà visualizzare il contenuto esatto (in formato JSON) che verrà inviato. Questo sistema, basato sulle librerie KUserFeedback
già presenti in KDE Plasma e in molte applicazioni KDE, permetterà di ottenere dati più ricchi e dinamici, migliorando le decisioni progettuali senza compromettere la privacy.
Impatto sulla comunità e sulle distribuzioni GNU/Linux
La nuova roadmap di KDE Plasma rappresenta un cambiamento importante sia per le utenti finali che per le distribuzioni GNU/Linux che integrano questo ambiente desktop. Le versioni saranno più stabili e meglio supportate, la raccolta dati sarà trasparente e su base volontaria, e il ciclo di sviluppo sarà più prevedibile e allineato alle esigenze del mondo open source.
Per chi desidera approfondire tutti i dettagli tecnici e organizzativi, è possibile leggere il post ufficiale di Nate Graham, uno sviluppatore e contributore attivo del progetto KDE, noto per il suo lavoro su KDE Plasma e per i suoi aggiornamenti settimanali nel blog This Week in Plasma. Questa evoluzione segna una nuova fase per KDE Plasma, sempre più orientata alla qualità, alla trasparenza e al coinvolgimento diretto della comunità.
Fonte: https://pointieststick.com/2025/05/01/notes-from-the-graz-plasma-sprint/
Fonte: https://www.muylinux.com/2025/05/02/kde-plasma-lts/
Fonte: https://linuxiac.com/kde-drops-plasma-lts-label-eyes-extended-support-for-all-releases/
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