
OpenDocument Format (ODF) celebra il suo 20° anniversario come uno degli standard aperti più rilevanti per la produttività digitale. Questo formato, sviluppato dal consorzio OASIS (Organization for the Advancement of Structured Information Standards), è stato ratificato il 1° Maggio 2005 e approvato come standard internazionale ISO/IEC 26300 nel 2006, diventando un pilastro per l’interoperabilità e la sovranità digitale in tutto il mondo.
Cos’è OpenDocument Format (ODF)
OpenDocument Format è un formato di file basato su XML (eXtensible Markup Language), progettato per garantire l’accesso universale e multi-piattaforma ai documenti digitali. XML è un linguaggio di marcatura che consente di strutturare dati e contenuti in modo leggibile sia dalle persone sia dai software, facilitando la condivisione e la conservazione a lungo termine delle informazioni.
OpenDocument Format è stato creato con l’obiettivo di superare i limiti dei formati proprietari, come quelli adottati dalle suite di produttività commerciali, in particolare Microsoft Office. I formati proprietari, infatti, vincolano l’utente a un singolo fornitore, limitando la libertà di scelta e la possibilità di migrare verso altre soluzioni. OpenDocument Format, invece, permette a chiunque di accedere, modificare e archiviare i propri documenti senza restrizioni commerciali o tecniche.
Caratteristiche e vantaggi di OpenDocument Format:
- Standard aperto e internazionale: ODF è stato approvato come standard ISO/IEC 26300, garantendo trasparenza, interoperabilità e continuità di accesso ai dati anche in futuro.
- Indipendenza dal fornitore: grazie alla natura aperta, gli utenti non sono vincolati a un singolo produttore di software e possono scegliere liberamente tra numerose applicazioni compatibili.
- Ampio supporto: ODF è il formato nativo di LibreOffice e OpenOffice, ma è supportato anche da altre suite come Collabora Office, KOffice, AbiWord e, in parte, dalle versioni più recenti di Microsoft Office.
- Versatilità: il formato OpenDocument comprende diversi tipi di file, tra cui documenti di testo (.odt), fogli di calcolo (.ods), presentazioni (.odp), disegni (.odg) e formule matematiche (.odf).
- Interoperabilità: consente la condivisione di documenti tra applicazioni e sistemi operativi diversi, senza perdita di dati o formattazione.
- Sovranità digitale: molte amministrazioni pubbliche e governi hanno adottato ODF per garantire la gestione indipendente e trasparente dei propri documenti, evitando il rischio di lock-in tecnologico.
Novità in OpenDocument Format
Per celebrare i 20 anni dell’OpenDocument Format, The Document Foundation ha annunciato una serie di iniziative dedicate alla storia, allo sviluppo e al futuro dello standard. Verranno pubblicati approfondimenti sul blog ufficiale, con focus sul percorso di standardizzazione, sulle attività del Comitato Tecnico OASIS e sui progressi verso la versione 1.4 del formato, attualmente in fase di sviluppo.
Inoltre, sono previsti eventi e conferenze nella comunità open source, tra cui una sessione dedicata a ODF durante la conferenza LibreOffice, coordinata dal Comitato Tecnico OASIS. Questi appuntamenti rappresentano un’occasione preziosa per approfondire le funzionalità di ODF, conoscere le novità in arrivo e confrontarsi sulle strategie per rafforzare la diffusione dello standard nel panorama del software libero e a codice sorgente aperto.
OpenDocument e Office Open XML: un confronto
Nel panorama degli standard per i documenti d’ufficio, ODF si contrappone a Office Open XML (OOXML), il formato sviluppato da Microsoft. Entrambi sono basati su XML e riconosciuti come standard internazionali, ma presentano differenze significative:
Caratteristica | OpenDocument (ODF) | Office Open XML (OOXML) |
---|---|---|
Sviluppato da | OASIS | Microsoft, Ecma International |
Standard ISO/IEC | 26300 | 29500 |
Formati principali | .odt, .ods, .odp, .odg, .odf | .docx, .xlsx, .pptx, .pptm |
Compressione | ZIP | ZIP |
Linguaggio di marcatura | XML (RELAX NG) | XML (XSD e RELAX NG) |
Suite di riferimento | LibreOffice, OpenOffice | Microsoft Office |
Adozione nelle PA | Alta in Europa e Sud America | Prevalente, ma spesso contestata |
Nonostante OOXML sia anch’esso uno standard aperto, la sua implementazione è spesso criticata per la scarsa documentazione di alcune funzionalità e per il maggior grado di complessità tecnica, mentre ODF viene scelto da chi privilegia trasparenza, interoperabilità e indipendenza dal fornitore.
Il ruolo di ODF nel software libero
ODF è profondamente integrato nell’ecosistema delle distribuzioni GNU/Linux, dove rappresenta la scelta predefinita per la gestione dei documenti d’ufficio. La sua adozione è favorita dalla presenza di suite come LibreOffice, che garantiscono piena compatibilità e aggiornamenti regolari. L’utilizzo di ODF consente agli utenti GNU/Linux di scambiare documenti con altri sistemi senza perdere dati o formattazione, rafforzando la collaborazione tra ambienti eterogenei.
Dopo 20 anni, ODF continua a essere un simbolo di libertà digitale, garantendo agli utenti il controllo sui propri dati e la possibilità di scegliere strumenti aperti, trasparenti e interoperabili.
Fonte: https://www.scoop.co.nz/stories/SC2505/S00006/celebrating-20-years-of-the-oasis-open-document-format-odf-standard.htm
Fonte: https://www.iso.org/news/2006/05/Ref1004.html
Fonte: https://www.muylinux.com/2025/05/02/opendocument-20-aniversario/
Source: Read More