
Fastfetch è uno strumento a riga di comando che permette di visualizzare in modo rapido e accattivante le informazioni di sistema direttamente nel Terminale. Sviluppato principalmente in linguaggio C, Fastfetch si è affermato come l’alternativa moderna e veloce a Neofetch, la cui manutenzione è cessata nell’aprile 2024. Il suo punto di forza è la capacità di fornire una panoramica dettagliata e personalizzabile del sistema, ideale sia per chi desidera condividere screenshot della propria configurazione, sia per chi vuole avere una sintesi immediata delle specifiche hardware e software della propria macchina.
Fastfetch nasce il 20 marzo 2022 grazie a Linus Dierheimer e, nel giro di pochi anni, è diventato uno strumento di riferimento per chi utilizza sistemi GNU/Linux, BSD, Windows (dalla versione 7 in poi), macOS, Android e SunOS. La compatibilità è ampia: supporta architetture x86-64, ARM e RISC-V, confermandosi una soluzione multipiattaforma. La licenza adottata è di tipo open source, permettendo a chiunque di contribuire allo sviluppo e di adattare il software alle proprie esigenze.
La configurazione di Fastfetch è semplice e potente: il file di configurazione si trova nella cartella ~/.config/fastfetch/config.jsonc
e utilizza il formato JSONC (JSON con commenti), che garantisce facilità di lettura, validazione e personalizzazione tramite qualsiasi editor di testo moderno. Questo consente di abilitare o disabilitare moduli specifici, cambiare il logo ASCII visualizzato e modificare la disposizione delle informazioni mostrate.
Tra le informazioni che Fastfetch può mostrare troviamo:
- Nome e versione del sistema operativo
- Versione del kernel Linux
- Uptime (tempo di attività del sistema)
- Numero di pacchetti software installati
- Shell utilizzata
- Risoluzione dello schermo
- Ambiente desktop (es. GNOME, KDE)
- Window manager
- Tema, icone e font in uso
- Dettagli su CPU e GPU
- Utilizzo della memoria
- Indirizzo IP locale
- Molto altro ancora
Rispetto a Neofetch, Fastfetch si distingue per la maggiore velocità di esecuzione, l’accuratezza delle informazioni (ad esempio nel rilevamento della memoria e nel supporto al protocollo Wayland), l’aggiornamento costante e la possibilità di personalizzazione avanzata tramite il file di configurazione.
Novità in Fastfetch 2.41
Fastfetch 2.41 introduce una serie di miglioramenti e nuove funzionalità che ampliano ulteriormente la versatilità dello strumento.
Ecco le principali novità:
- Rilevamento dei core fisici su CPU non-x86: ora Fastfetch è in grado di mostrare il numero di core fisici anche su architetture diverse da x86, sia su GNU/Linux che su FreeBSD. Questo permette di avere una panoramica più precisa delle risorse hardware anche su sistemi ARM e RISC-V.
- Supporto al rilevamento della frequenza CPU su PPC64: su FreeBSD, Fastfetch ora rileva correttamente la frequenza delle CPU PPC64, ampliando il supporto alle architetture meno comuni.
- Rilevamento temperatura GPU Intel su GNU/Linux: è stata aggiunta la possibilità di visualizzare la temperatura delle GPU discrete Intel, anche se la funzionalità è ancora in fase di test.
- Miglioramenti per Windows: ora il rilevamento della temperatura della CPU è più affidabile e non richiede più privilegi amministrativi. Inoltre, è stato migliorato il recupero del nome utente completo.
- Supporto preliminare WiFi su OpenBSD: Fastfetch ora può mostrare informazioni di base sulle connessioni WiFi su OpenBSD.
- Rilevamento Bluetooth su NetBSD: è stata implementata una funzione base per il riconoscimento dei dispositivi Bluetooth, rispondendo alla crescente richiesta di strumenti leggeri per sistemi BSD.
- Conteggio pacchetti soar su GNU/Linux: aggiunto il supporto per il conteggio dei pacchetti soar, utile per chi utilizza questo gestore di pacchetti.
- Personalizzazione logo ASCII: sono stati introdotti nuovi loghi ASCII per Anduinos e 2 varianti aggiuntive per Alpine Linux, ampliando le opzioni di personalizzazione grafica.
- Espansione dei numeri di parte CPU ARM: l’elenco dei modelli ARM riconosciuti è stato ulteriormente ampliato, migliorando la compatibilità con dispositivi embedded e server ARM.
Altre migliorie comprendono ottimizzazioni interne e piccoli aggiustamenti che contribuiscono a rendere Fastfetch 2.41 ancora più stabile e completo.
Installazione e utilizzo
Fastfetch 2.41 è disponibile nei repository software della maggior parte delle distribuzioni GNU/Linux. Per installarlo, basta cercare “fastfetch” tramite il proprio gestore di pacchetti. Ad esempio, su una distribuzione basata su Debian o Ubuntu, il comando sarà:
sudo apt install fastfetch
Su Gentoo, è possibile installarlo tramite il comando:
emerge --ask app-misc/fastfetch
Per chi desidera la massima personalizzazione, è possibile modificare il file di configurazione JSONC per scegliere quali moduli visualizzare, cambiare il logo ASCII o persino inserire un proprio logo personalizzato. Per farlo, basta salvare il proprio logo in un file di testo e specificarne il percorso nel file di configurazione o tramite l’opzione a riga di comando.
Fastfetch si conferma uno strumento essenziale per chiunque voglia monitorare, condividere o semplicemente conoscere in dettaglio il proprio sistema, restando sempre aggiornato con le ultime novità del mondo GNU/Linux e non solo.
Fonte: https://github.com/fastfetch-cli/fastfetch
Fonte: https://linuxiac.com/fastfetch-2-41-introduces-physical-core-detection-for-non-x86-systems/
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