
Chimera Linux è una distribuzione GNU/Linux ancora in fase di sviluppo, caratterizzata dall’assenza di systemd
e scritta da 0. Integra strumenti e librerie derivati da FreeBSD, offrendo così un sistema leggero, modulare e unico nel suo genere. L’ultima versione stabile disponibile utilizza il kernel Linux 6.14, confermando l’impegno verso tecnologie aggiornate e moderne. Non va confusa con ChimeraOS, che è un’altra distribuzione distinta, orientata ai videogiocatori.
Novità in Chimera Linux 20250420
Una delle modifiche più rilevanti introdotte nelle nuove immagini ISO di Chimera Linux riguarda il bootloader
, ovvero il programma che si occupa di caricare il sistema operativo all’avvio del computer. Tradizionalmente, Chimera Linux utilizzava GRUB (Grand Unified Bootloader), un bootloader
molto diffuso nelle distribuzioni GNU/Linux. Tuttavia, nelle nuove immagini ISO, Chimera Linux ha adottato Limine come bootloader
predefinito per le immagini EFI/BIOS.
Limine è un bootloader
moderno progettato per essere semplice, modulare e compatibile con diversi standard di avvio, inclusi EFI (Extensible Firmware Interface) e l’obsoleto BIOS (Basic Input Output System). Questa scelta rappresenta un passo importante verso la completa migrazione da GRUB ai repository software degli utenti, offrendo maggiore flessibilità e possibilità di personalizzazione.
È comunque possibile scegliere il bootloader
preferito durante l’installazione del sistema. Attualmente, per le architetture PowerPC (una famiglia di processori RISC sviluppati da Apple, IBM e Motorola) e POWER (un’architettura RISC progettata da IBM per server e workstation ad alte prestazioni), si continua a fare affidamento su GRUB come gestore di avvio principale. Per quanto riguarda i sistemi con supporto EFI già installati, viene ancora raccomandato l’utilizzo di systemd-boot (un loader semplice e diretto per le configurazioni EFI), principalmente a causa di alcune limitazioni tecniche che compromettono l’integrazione ottimale con Limine.
Estensione del supporto hardware
Chimera Linux amplia il proprio supporto a nuove architetture hardware, confermando la sua vocazione a essere una distribuzione versatile e adatta a diversi dispositivi. Oltre alle architetture già supportate come AArch64 (architettura a 64 bit per ARM), PowerPC, POWER LE/BE (Little Endian/Big Endian), RISC-V e l’immancabile x86_64 (architettura a 64 bit per processori Intel/AMD), la distribuzione introduce ora immagini per l’architettura LoongArch64, un’architettura emergente sviluppata in Cina.
Inoltre, il catalogo delle immagini AArch64 si arricchisce con il supporto per dispositivi Rock64 e QuartzPro64, ampliando così le possibilità di utilizzo su hardware ARM-based.
Aggiornamenti software e miglioramenti
Grazie alla natura rolling release di Chimera Linux, ovvero un modello di aggiornamento continuo senza versioni fisse, la distribuzione offre sempre software aggiornato alle ultime versioni disponibili.
Per gli utenti GNOME, è disponibile GNOME 48, mentre gli appassionati di KDE possono usufruire di KDE Plasma 6.3.4, Qt 6.9, la collezione di applicazioni KDE Gear 25.04 e Frameworks 6.13.
Le nuove immagini ISO correggono inoltre diversi bug, migliorando l’esperienza utente. Tra le correzioni più importanti vi sono la risoluzione di problemi legati ai collegamenti tra dispositivi diversi e alle installazioni con partizioni separate “/boot”. Anche l’APK package manager, utilizzato per la gestione dei pacchetti software, ha visto risolti problemi di instabilità come errori di segmentazione (segmentation fault) in assenza di connessione di rete.
Per tutti i dettagli puoi leggere l’annuncio ufficiale.
Prospettive future per Chimera Linux
Gli sviluppatori di Chimera Linux stanno lavorando per offrire un supporto dedicato ai dispositivi mobili, ampliando la distribuzione con pacchetti specifici per l’ambito mobile. Inoltre, è prevista l’inclusione dell’architettura ARMv7, molto diffusa in dispositivi embedded e smartphone.
Un’altra funzionalità in fase di sviluppo riguarda la possibilità di ridimensionare automaticamente la partizione root
e il file system al primo avvio su immagini destinate a dispositivi SD, facilitando così l’installazione e l’uso su hardware con limitate capacità di memorizzazione.
Infine, si prevede il completamento dell’integrazione di Limine come bootloader
standard per tutta la distribuzione, migliorandone ulteriormente la compatibilità e la gestione.
Installazione e disponibilità
Le immagini ISO di Chimera Linux 20250420 sono scaricabili liberamente e sono disponibili in diverse varianti: immagini Live con ambienti desktop GNOME o KDE Plasma, oppure una versione minimale “base” per utenti avanzati che preferiscono configurare il sistema da 0.
Va sottolineato che l’installazione non prevede un’interfaccia grafica ma si svolge interamente tramite terminale, in modo simile a quanto accade con Arch Linux. Tuttavia, la documentazione ufficiale è dettagliata e guida passo passo l’utente, rendendo l’installazione accessibile anche a chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di distribuzioni.
Fonte: https://chimera-linux.org/news/2025/04/new-images.html
Fonte: https://linuxiac.com/chimera-linux-introduces-key-bootloader-changes/
Source: Read More