
Il ciclo di vita della serie del kernel Linux 6.13 è giunto al termine, segnando la fine del supporto ufficiale per questa versione. Tuttavia, gli utenti possono ora aggiornare alla versione del kernel Linux 6.14, disponibile nei repository software stabili di distribuzioni GNU/Linux ampiamente utilizzate, come Arch Linux, Fedora Linux, Alpine Linux e Ubuntu.
L’aggiornamento è altamente consigliato per garantire la sicurezza del sistema e accedere ai miglioramenti introdotti con la nuova versione. Passare alla versione 6.14 assicura il proseguimento degli aggiornamenti essenziali e delle ottimizzazioni.
Facciamo un breve cenno alla versione del kernel Linux 6.13, rilasciata il 19 gennaio 2025, che ha portato con sé numerose funzionalità di rilievo:
- Supporto per la preemption “lazy”, una tecnica che migliora la gestione delle interruzioni e la reattività del sistema operativo.
- Supporto per lo stack ombra in spazio utente (user-space shadow stack) su architettura AArch64 tramite Guarded Control Stack (GCS), una tecnologia di sicurezza che protegge il flusso di controllo delle applicazioni.
- Supporto per l’esecuzione di Linux all’interno di macchine virtuali protette, migliorando la sicurezza degli ambienti virtualizzati.
- Supporto per il clustering sub-NUMA a 6 nodi sui processori Intel, che ottimizza la gestione della memoria e delle risorse in sistemi multi-core avanzati.
- Rilevamento di operazioni di split-lock su CPU AMD, utile per identificare problematiche di accesso concorrente alla memoria.
- Supporto per unità di misura delle prestazioni (PMU, Performance Monitoring Unit) per i processori Intel ArrowLake-H e Panther Lake.
Essendo la versione 6.13 una versione non LTS (Long Term Support), ha raggiunto la fine del suo ciclo di supporto con la pubblicazione della versione 6.13.12, annunciata da Greg Kroah-Hartman, uno dei principali sviluppatori del kernel Linux. Sul sito kernel.org la serie 6.13 è stata ufficialmente marcata come EOL (End of Life), con l’invito agli utenti a migrare alla versione 6.14 il prima possibile.
La versione del kernel Linux 6.14, rilasciata il 24 marzo 2025, introduce numerose innovazioni tecniche volte a migliorare la stabilità, la sicurezza e le prestazioni del sistema operativo:
- Supporto per il bilanciamento delle letture in RAID1 su file system Btrfs, che permette una distribuzione più efficiente delle operazioni di lettura su dischi multipli, migliorando le prestazioni.
- Introduzione di un nuovo sottosistema chiamato ntsync, che implementa primitive di sincronizzazione tipiche di Windows NT, con l’obiettivo di migliorare l’emulazione di giochi tramite Wine, il noto software che consente di eseguire applicazioni Windows su Linux.
- Supporto per operazioni di I/O bufferizzate senza caching, utile in scenari specifici dove il caching potrebbe introdurre problemi di coerenza o prestazioni.
- Nuovo driver per acceleratori hardware AMD XDNA Ryzen AI, ovvero unità di elaborazione neurale (NPU, Neural Processing Units) dedicate all’intelligenza artificiale, che permettono di sfruttare capacità di calcolo specializzate per applicazioni di machine learning.
- Supporto per la gestione di panico (crash) nel driver AMDGPU, il modulo che gestisce le schede grafiche AMD, migliorando la diagnosi e la stabilità in caso di errori critici.
- Supporto esteso per permessi SELinux, un sistema di sicurezza che controlla l’accesso alle risorse di sistema tramite politiche dettagliate.
Questa versione del kernel Linux è già stata adottata da molte distribuzioni GNU/Linux di rilievo, come Ubuntu 25.04, Fedora Linux 42, e distribuzioni rolling release come openSUSE Tumbleweed, Arch Linux e Alpine Linux.
Tuttavia, anche la versione del kernel Linux 6.14 è una versione a breve termine, con un ciclo di supporto previsto per pochi mesi; si stima che raggiungerà la fine del suo supporto entro maggio 2025. Per chi necessita di una versione con supporto a lungo termine (LTS, Long Term Support), si consiglia di utilizzare la versione del kernel Linux 6.12 LTS o la versione del kernel Linux 6.6 LTS, entrambe supportate fino a dicembre 2026.
Aggiornare il kernel Linux è fondamentale per mantenere il sistema sicuro, stabile e performante, soprattutto su distribuzioni GNU/Linux moderne che integrano rapidamente le novità. Gli utenti sono invitati a verificare la disponibilità dell’aggiornamento nei repository software della propria distribuzione e a procedere con l’installazione della versione del kernel Linux 6.14 per beneficiare delle ultime funzionalità e correzioni.
L’adozione tempestiva delle nuove versioni del kernel permette inoltre di sfruttare al meglio l’hardware più recente e di garantire la compatibilità con software avanzati, inclusi strumenti per l’intelligenza artificiale e l’emulazione di applicazioni Windows.
Per chi utilizza distribuzioni GNU/Linux con esigenze di stabilità a lungo termine, le versioni LTS rappresentano la scelta più indicata, mentre per chi preferisce avere accesso alle ultime innovazioni, le versioni a breve termine offrono un’esperienza aggiornata e ricca di nuove funzionalità.
Fonte: https://www.phoronix.com/news/Linux-6.13-Ends
Fonte: https://9to5linux.com/linux-kernel-6-13-reaches-end-of-life-its-time-to-upgrade-to-linux-kernel-6-14
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