
Archinstall è l’installer (programma di installazione) ufficiale di Arch Linux che offre un’interfaccia testuale semplificata (TUI – Text User Interface) per installare e configurare il sistema operativo. Distribuito con licenza GPL (GNU General Public License), questo strumento rappresenta il punto d’incontro tra la flessibilità avanzata di Arch Linux e la necessità di un’installazione guidata per utenti meno esperti. Nato per democratizzare l’accesso alla famosa distribuzione rolling release, Archinstall ha progressivamente aggiunto funzionalità mantenendo intatta la filosofia Arch Linux di controllo totale sul sistema.
Novità in Archinstall 3.0.3
Archinstall 3.0.3 introduce una serie di miglioramenti significativi, particolarmente evidenti nella gestione del partizionamento dei dischi e dei bootloader. Una delle modifiche più visibili riguarda la sostituzione di Sway con Hyprland nella selezione dei profili desktop, riflettendo l’evoluzione degli ambienti grafici nel mondo GNU/Linux.
Il processo di preparazione del disco è stato completamente rivisto, con particolare attenzione alle configurazioni LVM (Logical Volume Manager). Questo sistema avanzato di gestione dello spazio su disco ora beneficia di una procedura più intuitiva e affidabile, che semplifica la creazione di volumi logici anche per chi non possiede competenze avanzate. Parallelamente, il codice relativo alle tabelle di partizione predefinite è stato riorganizzato per garantire maggiore stabilità.
Per quanto riguarda i bootloader, gli sviluppatori hanno eliminato l’installazione automatica di GRUB sui sistemi BIOS, lasciando ora all’utente la scelta del bootloader preferito. Contestualmente, è stato potenziato il supporto a Limine, con l’aggiunta della funzionalità Unified Kernel Image (UKI) che combina kernel Linux, initramfs e parametri di avvio in un singolo file eseguibile.
Miglioramenti alla sicurezza e usabilità
Archinstall 3.0.3 dimostra particolare attenzione alla protezione dei dati sensibili. Le password inserite durante l’installazione non vengono più registrate nei log dei comandi né memorizzate in cartelle temporanee, riducendo così i rischi di esposizione accidentale delle credenziali. Inoltre, l’applicazione ora impedisce l’inserimento di caratteri non ASCII nei campi di input, prevenendo potenziali errori di configurazione derivanti da caratteri speciali.
La gestione dei repository software è stata ottimizzata con una migliore definizione di mirror e regioni geografiche, aspetto particolarmente utile per garantire velocità di download ottimali indipendentemente dalla localizzazione dell’utente.
Le informazioni sul partizionamento vengono ora visualizzate in modo più chiaro, con indicazioni esplicite sullo stato di cancellazione dei dispositivi, evitando così modifiche accidentali ai dischi.
Per gli amministratori di sistema, Archinstall 3.0.3 introduce maggiore chiarezza nella gestione dei gruppi utente, specificando esplicitamente quando un account viene inserito nel gruppo “wheel” (che conferisce privilegi di amministrazione tramite sudo
).
Sul fronte hardware, l’installazione dei driver NVIDIA è stata perfezionata per garantire una configurazione migliore delle schede video dedicate.
Gli utenti che lavorano con branch di sviluppo locali apprezzeranno la correzione al sistema di interpretazione delle versioni, che assicura ora una maggiore coerenza nel processo di installazione.
Un aspetto particolarmente significativo dell’aggiornamento ad Archinstall 3.0.3 riguarda i miglioramenti apportati alla gestione delle partizioni e alla sicurezza del sistema. La versione introduce il supporto per XBOOTLDR (partizione estesa per il bootloader), una funzionalità che permette di creare una partizione dedicata esclusivamente ai file del bootloader, separandoli dalla partizione /boot
tradizionale. Questa modifica risulta particolarmente utile per sistemi con configurazioni complesse o con requisiti specifici di avvio.
Per quanto concerne la configurazione del bootloader, gli sviluppatori hanno disabilitato la creazione automatica delle voci BLS (BootLoaderSpec), uno standard che definisce come i bootloader dovrebbero organizzare le voci di avvio. Questa scelta tecnica semplifica il processo di installazione riducendo potenziali conflitti in configurazioni particolari.
Sul versante della sicurezza, è stata implementata una sincronizzazione tramite udev (il gestore di dispositivi del kernel Linux) dopo ogni operazione di crittografia delle partizioni con LUKS. Questo accorgimento garantisce che tutte le operazioni sul disco vengano completate correttamente prima di procedere con le fasi successive dell’installazione, prevenendo così possibili corruzioni dei dati.
Un ulteriore perfezionamento riguarda il rilevamento automatico della partizione di avvio: il sistema è ora in grado di identificare correttamente la partizione contenente i file necessari per l’avvio, anche quando questa non presenta i flag tradizionali, purché sia montata nella posizione standard /boot
. Questa modifica rende il processo di installazione più robusto e meno dipendente da configurazioni specifiche del disco.
Archinstall 3.0.3 include anche alcune modifiche minori che meritano attenzione. Per un elenco completo delle novità, puoi consultare il changelog (registro delle modifiche) pubblicate sulla pagina GitHub ufficiale del progetto.
La nuova versione è ora disponibile nei repository software stabili di Arch Linux, pronta per essere utilizzata. Per accedervi immediatamente, gli utenti devono semplicemente aggiornare all’ultima immagine ISO disponibile di Arch Linux prima di procedere con il suo utilizzo.
Fonte: https://github.com/archlinux/archinstall/releases/tag/3.0.3
Fonte: https://9to5linux.com/arch-linux-installer-archinstall-3-0-3-improves-limine-bootloader-support
Fonte: https://linuxiac.com/archinstall-3-0-3-rolls-out-with-partitioning-and-bootloader-improvements/
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