Il dibattito sull’uso del linguaggio di programmazione Rust all’interno del kernel Linux continua a infiammare la comunità. Christoph Hellwig, manutentore del sottosistema DMA (Direct Memory Access) e di altre aree del kernel Linux, ha espresso pubblicamente le proprie riserve riguardo all’introduzione di codice Rust o di linguaggi di programmazione secondari all’interno del kernel Linux, mettendo in discussione la sua manutenibilità a lungo termine.
In un recente messaggio inviato alla mailing list dedicata a Rust per Linux, Hellwig ha evidenziato come Linus Torvalds, figura chiave nello sviluppo del kernel Linux, avrebbe dichiarato privatamente di essere disposto a superare il veto dei manutentori riguardo all’inclusione di codice Rust nel kernel Linux. Questo episodio sottolinea la divisione esistente all’interno della comunità di sviluppo del kernel Linux riguardo all’adozione di Rust.
Il thread della mailing list fa riferimento a una pagina di policy relativa a Rust per Linux, che mira a definire le linee guida per l’utilizzo di questo linguaggio all’interno del kernel linux. Mentre alcuni manutentori del kernel Linux si oppongono all’uso di Rust, Greg Kroah-Hartman, considerato il “braccio destro” di Linus Torvalds, si è più volte espresso a favore dell’introduzione di codice Rust nel kernel Linux. In un recente messaggio alla mailing list, Kroah-Hartman ha sottolineato i vantaggi di Rust, incoraggiando la scrittura di nuovo codice e nuovi driver in Rust anziché in C.
Kroah-Hartman sostiene che la maggior parte dei bug presenti nel kernel Linux sono dovuti a “stupide piccole eccezioni nel codice C che in Rust non esistono”. Il suo obiettivo è quello di passare gradualmente dal codice C a nuovo codice scritto in Rust, al fine di evitare bug legati alla sicurezza della memoria e altre problematiche tipiche del linguaggio C.
Pur riconoscendo che il codice C presente nel kernel Linux non scomparirà nel breve periodo, Kroah-Hartman auspica che il nuovo codice e i nuovi driver vengano sviluppati in Rust per evitare i problemi e i bug associati al linguaggio C.
Mentre il dibattito sull’integrazione del linguaggio Rust nel kernel Linux continua a suscitare opinioni contrastanti, si fa strada un nuovo sistema operativo che potrebbe rappresentare una seria alternativa per il futuro: Redox OS. Questo sistema operativo, completamente sviluppato in Rust e basato su un’architettura a microkernel, è progettato per essere intrinsecamente più robusto e affidabile rispetto al kernel Linux e relative distribuzioni GNU/Linux.
Redox OS non solo mira a incorporare le innovazioni offerte da Rust, come la sicurezza della memoria e la gestione dei tipi, ma si propone anche di fornire un ambiente simile a UNIX con una compatibilità POSIX. Grazie a queste caratteristiche, Redox OS potrebbe risolvere molte delle vulnerabilità che affliggono i sistemi operativi tradizionali, rendendolo una scelta interessante per gli sviluppatori e gli utenti che cercano un’alternativa sicura e moderna.
Con l’attenzione crescente verso la cybersecurity e la necessità di sistemi operativi più stabili, Redox OS potrebbe emergere come una minaccia per le attuali distribuzioni basate sul kernel Linux. La sua architettura innovativa e l’approccio alla programmazione in Rust potrebbero non solo attrarre nuovi utenti, ma anche spingere la comunità a riconsiderare l’evoluzione dei sistemi operativi nel loro complesso. La transizione verso un sistema operativo come Redox OS potrebbe rappresentare un passo significativo verso un futuro in cui la sicurezza e l’affidabilità sono al centro dello sviluppo software e questo potrebbe essere uno stimolo affinché la comunità GNU/Linux non si irrigidisca nei confronti dell’adozione del linguaggio Rust al suo interno.
Fonte: https://lore.kernel.org/rust-for-linux/Z7SwcnUzjZYfuJ4-@infradead.org/
Fonte: https://lore.kernel.org/rust-for-linux/2025021954-flaccid-pucker-f7d9@gregkh/
Fonte: https://www.phoronix.com/news/Greg-KH-On-New-Rust-Code
Fonte: https://www.phoronix.com/news/Torvalds-Override-On-Rust-Code
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