
Tra le notizie che sovente riporta l’Open Source Observatory (OSOR) quelle che ci fanno più piacere leggere riguardano l’applicazione dei principi dell’open-source all’interno degli ambiti sociali, siano essi relativi alle carte d’identità digitali del Portogallo oppure all’istituzione di veri e propri uffici dedicati all’open-source nelle isole Trinidad e Tobago. Per questo non possiamo che leggere con una certa soddisfazione la notizia che parla del software open-source Primero, sviluppato dall’UNICEF per la gestione dei servizi sociali e dei lavoratori di questo settore.
Come racconta dettagliatamente l’articolo, Primero nasce con lo scopo di gestire i dati che facilitano la protezione dei minori e la gestione dei casi di violenza di genere, oltre al monitoraggio degli incidenti, nonché il tracciamento e la riunificazione familiare.
La cosa più interessante di Primero è che, a dispetto di quel che potrebbe apparire, è in realtà in giro da molto tempo. L’ambizione è quella di estenderne ulteriormente l’impiego, che oggi riguarda 83 implementazioni in 67 paesi e territori.
Per avere un’idea precisa di dove e come questo software possa essere impiegato viene riportato l’esempio della Romania, dove Primero è stato lanciato nel 25 luglio 2022 dal Ministero della famiglia, della gioventù e delle pari opportunità, tramite la National Authority for the Protection of Children’s Rights and Adoption (ANPDCA), in collaborazione con UNICEF Romania e Sera Romania. Da allora, quasi 14.000 bambini ucraini fuggiti dalla guerra sono stati registrati con successo su Primero, su un numero stimato di 37.000 bambini presenti in Romania.
Come si diceva, Primero è stato sviluppato mediante una partnership tra settore pubblico e privato, nello specifico tra UNICEF e Salus CM, un’azienda (con sede negli Stati Uniti) specializzata in servizi sociali, sanitari e umani, responsabile dello sviluppo e della manutenzione a lungo termine di Primero.
Le ragioni dell’esistenza di questo progetto sono spiegate da Robert MacTavish, che è product lead di Primero oltre che specialista nel settore della protezione minori:
Social workers supporting vulnerable children and families face low pay, limited support, and immense stress. It’s a tough job that requires deep dedication, almost a calling. Yet, in the development sector, there’s little to help them do their work. Primero fills that gap. Those who use it rely on it daily, and it not only makes them more effective, but also keeps them safe.
Gli assistenti sociali che supportano bambini e famiglie vulnerabili fronteggiano stipendi bassi, supporto limitato e stress immenso. È un lavoro duro che richiede profonda dedizione, quasi una vocazione. Eppure, nel settore dello sviluppo, c’è poco che li aiuti a svolgere il loro lavoro. Primero colma questa lacuna. Chi lo usa ne fa affidamento quotidianamente e non solo li rende più efficaci, ma li mantiene anche al sicuro.
In questo senso tanto la trasparenza, quanto la possibilità di personalizzazione, rappresentano il valore aggiunto di Primero.
Infine, la licenza con cui il software è distribuito è la GNU Affero General Public License (AGPL), che garantirà la sostenibilità degli sviluppi, facendo in modo che tutti i contributi rimangano accessibili nel tempo.
In conclusione, è bello notare come ci sia molto più open-source di quello che appare ad una prima occhiata nel mondo, basta saper guardare.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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