![Comandi Pericolosi: Cosa Evitare per Non Mettere a Rischio il tuo Sistema GNU/Linux 1 Comandi Pericolosi: Cosa Evitare per Non Mettere a Rischio il tuo Sistema GNU/Linux](https://www.laseroffice.it/blog/wp-content/uploads/2024/11/TuxNel-Mirino-1024x576.jpg)
GNU/Linux è rinomato per la sua robustezza, sicurezza e flessibilità. Tuttavia, come qualsiasi sistema operativo, non è immune a errori catastrofici, specialmente quando l’utente decide di giocare a fare “Dio” nel Terminale. Esistono comandi che, se eseguiti senza la dovuta attenzione, possono trasformare il sistema in un ammasso di bit inutili in pochi secondi. In questo articolo, esploreremo alcuni di questi comandi “proibiti”, spiegando perché sono così pericolosi e come evitarli.
Fork Bomb: L’Assassino Silenzioso
Immaginate un comando che sembra innocuo, ma che, una volta eseguito, inizia a creare processi infiniti fino a far collassare il computer. Questo è il Fork Bomb, uno dei comandi più insidiosi digitabile in un Terminale GNU/Linux all’interno di una shell Bash.
Il comando in questione è:
:(){ :|:& };:
Potrebbe sembrare uno scherzo, ma non lasciatevi ingannare. Questo breve frammento di codice è una funzione che richiama se stessa ripetutamente, creando nuovi processi ad ogni iterazione. Ogni processo consuma memoria e CPU, e in poco tempo, il sistema diventa completamente sovraccarico.
:
è il nome della funzione
(){ ... }
è la struttura che definisce il corpo della funzione
:|:
è il comando che richiama la funzione tramite la pipe a un’altra istanza della funzione stessa
&
è il comando che indica l’esecuzione in background, permettendo al processo principale di continuare a funzionare e richiamare la funzione di nuovo all’infinito.
Il risultato? Il computer si blocca e l’unica soluzione è riavviare. Sui server, il Fork Bomb può essere ancora più devastante, causando interruzioni prolungate, indisponibilità dei servizi e perdita di produttività.
Oltre a creare un ciclo infinito di processi, esaurendo le risorse del sistema, il Fork Bomb non richiede permessi di root
per essere eseguito e può essere difficile da fermare senza riavviare il sistema.
Se accidentalmente eseguite un Fork Bomb, potete provare a usare il comando killall
per terminare i processi. Ma, onestamente, è più facile riavviare il computer e sperare di non perdere dati importanti.
Il Buco Nero dei sistemi GNU/Linux: /dev/null
Il dispositivo /dev/null è un dispositivo virtuale che scarta tutto ciò che gli viene inviato. Può sembrare innocuo, ma quando combinato con redirezionamenti di comandi, diventa uno strumento di distruzione di massa.
Ad esempio, il comando:
ls > /dev/null
Semplicemente scarta l’output del comando ls
. Innocuo, vero? Ora, immaginate di redirezionare l’output di un comando critico verso /dev/null:
sudo mv documento.txt /dev/null
Questo comando eliminerebbe irreversibilmente il file documento.txt
, rischiando di perdere informazioni preziose per sempre. Quando copiate un comando da internet, assicuratevi che non ci sia un /dev/null nascosto, poiché potrebbe cancellare dati sensibili.
L’Apparentemente Innocuo “>”
Parlando di irreversibilità nella perdita di dati, prestate sempre attenzione all’uso del simbolo “>”. Ad esempio, potete creare un file di testo con il comando:
echo “ascolta il mio canto” > testo.txt
E aggiungere una linea al documento con:
echo “con molta attenzione” >> testo.txt
Notate che nel secondo comando è stato utilizzato “>>” invece di “>”. Questo perché “>>” aggiunge la nuova informazione alla fine del file, mentre “>” sovrascriverebbe il file con la nuova informazione, perdendo i dati precedenti in modo irreversibile.
Ora andiamo oltre. Il dispositivo /dev/sda rappresenta il disco rigido principale del sistema. Quando redirezionate l’output di un comando verso di esso, state sostanzialmente sovrascrivendo il contenuto del disco.
Ad esempio, eseguendo il seguente comando con permessi di root
:
echo "hello world" > /dev/sda
Sostituireste tutto il contenuto del disco rigido con “hello world”. Il risultato? Il sistema non riesce più ad avviarsi e tutti i dati vengono persi.
Per questo motivo, verificate sempre dove state redirezionando l’output dei comandi. Un semplice errore può risultare in una perdita di dati.
Il Famoso Comando che Cancella Tutto: rm -rf /
Se c’è un comando che personifica il caos in Linux, è rm -rf /
. Questo comando rimuove in modo ricorsivo e forzato tutti i file e le cartelle a partire dalla radice del sistema. In altre parole, cancella tutto.
Il comando è semplicemente:
sudo rm -rf /
Oggi, dopo che molte persone sono state “trollate” con questo comando, anche quando eseguito come root
, molte distribuzioni chiedono una conferma prima di iniziare a cancellare tutto ciò che incontrano. In pochi secondi, il sistema si trasforma in un guscio vuoto, incapace di funzionare.
Mai, in nessun caso, eseguite questo comando. Se avete bisogno di rimuovere file, usate rm
con cautela e verificate sempre il percorso che state cancellando.
Con Grandi Poteri Vengono Grandi Responsabilità
Una citazione resa famosa da Ben Parker, lo zio di Peter Parker ovvero Spiderman, nel film del 2002 “Spider-Man” diretto da Sam Raimi.
Offre una lezione importante anche per gli utenti GNU/Linux. GNU/Linux offre la libertà di fare quasi tutto con il sistema, inclusa la possibilità di distruggerlo accidentalmente. È fondamentale verificare attentamente i comandi, specialmente quando si lavora con operazioni critiche. La chiave per evitare disastri è la conoscenza. Capite cosa fa ogni comando prima di eseguirlo, verificate sempre i percorsi e i redirezionamenti, e, soprattutto, pensateci bene prima di eseguire qualsiasi cosa come root
.
Se volete davvero testare questi comandi, fatelo in una macchina virtuale o in un ambiente controllato. In questo modo, potete imparare senza mettere a rischio il vostro sistema principale.
Fonte: https://diolinux.com.br/tutoriais/4-comandos-proibidos-do-linux.html
Source: Read More