Con l’inizio del 2025, il team di Fedora Workstation guarda al futuro con entusiasmo, pianificando una serie di miglioramenti e innovazioni per la distribuzione GNU/Linux. Questo articolo esplora le principali aree di interesse per il prossimo anno, tra cui l’integrazione dell’intelligenza artificiale, il supporto HDR, l’evoluzione di Wayland e PipeWire, e molto altro. Inoltre, il team di Red Hat sta cercando 2 nuovi sviluppatori per unirsi al gruppo di lavoro dedicato al desktop GNU/Linux.
Intelligenza Artificiale: Nuove Frontiere per Fedora Workstation
Uno dei temi principali per il 2025 è l’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) in Fedora Workstation. Grazie al progetto Granite di IBM, ora disponibile con licenza open source, il team sta esplorando diverse possibilità per migliorare l’esperienza degli utenti. Granite è un motore AI che può essere esteso per numerosi casi d’uso, incluso il supporto per ambienti di sviluppo integrati (IDE) e strumenti simili.
Tra le idee in fase di discussione c’è l’implementazione di un assistente di codice basato su Granite, che potrebbe aiutare gli sviluppatori a scrivere codice in modo più efficiente. Inoltre, il team sta lavorando per semplificare la configurazione di strumenti di AI accelerata all’interno di Toolbx, un ambiente di sviluppo containerizzato. Un altro obiettivo è garantire che gli utenti di Fedora Workstation abbiano accesso a strumenti avanzati come RamaLama, che potrebbe offrire funzionalità AI integrate direttamente nel sistema.
Wayland: Sfide e Progressi
Wayland, il protocollo di comunicazione che gestisce l’interazione tra il server grafico e le applicazioni client, ha incontrato diverse difficoltà nel corso del 2024, soprattutto in relazione ai tempi di sviluppo dei nuovi protocolli. Uno dei problemi principali è stata la carenza di risorse umane disponibili per revisionare e implementare gli standard emergenti. In un ecosistema complesso come quello di Wayland, dove è necessario il coinvolgimento di sviluppatori provenienti da progetti diversi, coordinare gli sforzi e trovare il tempo per collaborare può risultare particolarmente impegnativo. Ogni progetto ha le sue priorità, e spesso i contributori sono già impegnati in altre attività.
Per affrontare questa sfida, il team ha adottato una soluzione temporanea ma efficace: l’utilizzo dello spazio dei nomi ‘ext’ (da extension). Questo suffisso permette di sviluppare e testare nuovi protocolli senza che questi debbano essere immediatamente adottati da tutta la comunità. In pratica, i protocolli sviluppati sotto il namespace ‘ext’ (nome di funzioni, variabili o latro inizianti per ext) possono essere utilizzati da progetti specifici, come GNOME o KDE, senza la pressione di doverli rendere universali. Questo approccio offre maggiore flessibilità, consentendo ai team di concentrarsi sui protocolli più rilevanti per le loro esigenze specifiche, senza dover attendere un consenso generale.
Ad esempio, se un protocollo è particolarmente utile per GNOME ma meno rilevante per KDE, può essere sviluppato e implementato con suffisso ‘ext’ senza creare conflitti o rallentamenti. Questo meccanismo ha permesso di mantenere un ritmo di sviluppo più sostenibile, riducendo i colli di bottiglia legati alla revisione e all’approvazione dei nuovi standard.
Jonas Ådahl, uno dei principali contributori di Wayland, ha inoltre guidato un piccolo team interno con l’obiettivo di discutere i protocolli in fase di sviluppo e assegnare responsabilità specifiche. Questo ha migliorato l’efficienza del processo decisionale e ha permesso al team di contribuire in modo più mirato allo sviluppo upstream, accelerando l’implementazione delle funzionalità più critiche.
Nonostante queste soluzioni, è probabile che l’attenzione su Wayland diminuisca gradualmente man mano che la comunità raggiunge una maggiore maturità tecnologica. Simile a quanto accaduto con le estensioni di X.org in passato, i nuovi protocolli Wayland diventeranno sempre più di nicchia, interessando solo una piccola parte della comunità. Tuttavia, questo non significa che Wayland smetterà di evolversi: nuove tecnologie e esigenze emergenti continueranno a richiedere lo sviluppo di protocolli avanzati, anche se a un ritmo più lento e mirato.
Supporto HDR: Un Grande Passo Avanti per Linux
Uno dei traguardi più significativi raggiunti alla fine del 2024 è stato il supporto per HDR (High Dynamic Range) in GNU/Linux. Questo protocollo, finalmente integrato prima delle recenti festività natalizie, rappresenta un passo importante per migliorare la qualità visiva dei contenuti su Fedora Workstation. Un ringraziamento speciale va a Xaver Hugl del progetto KWin, che ha collaborato attivamente con il team di GNOME per testare e migliorare l’implementazione di HDR in GTK+.
Jonas Ådahl ha inoltre presentato richieste di merge per i controlli dell’interfaccia utente HDR nel GNOME Control Center, che saranno disponibili nella prossima versione di Fedora Workstation. Questo permetterà agli utenti di configurare facilmente l’uso dell’HDR sui propri sistemi.
PipeWire: Maturità e Nuove Sfide
PipeWire, il nuovo sistema di gestione audio e video, ha raggiunto un livello di maturità significativo. Il supporto per PulseAudio funziona ormai in modo stabile, e la comunità di audio professionale ha riscontrato che PipeWire offre prestazioni pari o superiori a JACK in termini di latenza. Tuttavia, alcune problematiche persistono, soprattutto legate ai driver audio, che a volte non gestiscono correttamente le richieste di PipeWire. Per ovviare a questo, il team ha introdotto opzioni aggiuntive per configurare manualmente il comportamento di PipeWire.
Per quanto riguarda il supporto video, la funzionalità di cattura dello schermo in PipeWire è considerata matura, mentre il supporto per le telecamere è ancora in fase di sviluppo. Questo è in parte dovuto alla transizione dalle telecamere UVC (USB Video Class) a quelle MIPI (Mobile Industry Processor Interface), che richiede un adattamento sia a livello di hardware che di software. Nonostante ciò, applicazioni come Firefox, Chrome e OBS Studio hanno già integrato il supporto per PipeWire, garantendo un’esperienza utente fluida durante questa transizione.
Flatpak: Miglioramenti nella Sicurezza e nell’Accesso alle Periferiche
Flatpak, il sistema di distribuzione di applicazioni sandboxate, ha visto recenti miglioramenti con l’introduzione del portale USB. Questo strumento, sviluppato grazie al finanziamento del Sovereign Tech Fund, permette alle applicazioni sandboxate di accedere in modo sicuro alle periferiche USB. Inoltre, il team sta lavorando per rendere possibile l’installazione di demoni di sistema tramite Flatpak, un’innovazione che potrebbe semplificare la gestione di applicazioni che richiedono comunicazione con hardware specifico.
Accessibilità: Un Impegno Costante
L’accessibilità rimane una priorità per il team di Fedora Workstation. Sono in corso lavori per migliorare i portali e le estensioni di Wayland, con l’obiettivo di facilitare l’uso di strumenti come ORCA, il lettore di schermo per non vedenti. Inoltre, il team sta migliorando il supporto per l’accessibilità in GTK4, il toolkit grafico utilizzato da GNOME.
GNOME Software: Integrazione con DNF5
Milan Crha, uno degli sviluppatori di GNOME Software, ha recentemente introdotto il supporto per la firma dei driver NVIDIA in ambienti con Secure Boot. Ora, il suo obiettivo principale è integrare DNF5, la nuova versione del gestore di pacchetti, in GNOME Software. Questo risolverà uno dei problemi più fastidiosi per gli utenti: la duplicazione delle cache dei pacchetti tra il terminale e l’interfaccia grafica.
Firefox: Pronto per il Futuro
Firefox sta diventando sempre più compatibile con le tecnologie moderne. Martin Stransky e Jan Horak hanno lavorato per integrare il supporto HDR e migliorare l’interazione con i portali necessari per il funzionamento come applicazione Flatpak. Con il supporto per PipeWire e HDR, Firefox è pronto per affrontare le sfide del futuro.
Opportunità di Lavoro: Unisciti al Team di Red Hat
Il team di Red Hat sta cercando 2 nuovi sviluppatori per unirsi al gruppo dedicato al desktop GNU/Linux. Le posizioni sono aperte a candidati di tutto il mondo, con la possibilità di lavorare da remoto. Se sei interessato a contribuire allo sviluppo di GNOME e delle tecnologie correlate, questa è un’opportunità unica per lavorare a tempo pieno su progetti open source di alto profilo.
Il 2025 si prospetta come un anno ricco di innovazioni per Fedora Workstation, con un focus su intelligenza artificiale, accessibilità e supporto per le nuove tecnologie. Con l’aggiunta di nuovi talenti, il team è pronto a portare il desktop GNU/Linux a nuovi livelli.
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