OpenZFS 2.3 è stato appena rilasciato come l’ultima versione di questo file system avanzato e gestore di volumi open-source, progettato per sistemi GNU/Linux e FreeBSD. OpenZFS è un’implementazione open source del file system e del gestore di volumi ZFS, originariamente sviluppato da Sun Microsystems per il sistema operativo Solaris. Oggi, è gestito dal progetto OpenZFS, che continua a evolverlo e a migliorarlo per soddisfare le esigenze moderne. Questo file system avanzato coniuga le funzionalità di un file system e di un gestore di volumi, permettendo agli utenti di creare file system che si estendono su più dischi. Tra le sue caratteristiche distintive ci sono la compressione dei dati, la deduplicazione, i cloni copy-on-write, gli snapshot e RAID-Z, che offre una gestione efficiente e sicura dei dati.
Una delle capacità più apprezzate di OpenZFS è l’auto-riparazione. Questo sistema può rilevare e correggere automaticamente gli errori durante il funzionamento, eliminando la necessità di un file system checker dedicato. Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto per applicazioni mission-critical, dove l’affidabilità e la disponibilità dei dati sono essenziali.
OpenZFS trova applicazione principalmente in ambienti aziendali e nei data center, ma è anche utilizzato in dispositivi consumer come i sistemi di archiviazione collegati in rete (NAS). La sua progettazione iniziale per Solaris ha evoluto il suo sviluppo verso i sistemi GNU/Linux, ma anche con adattamenti disponibili per varie distribuzioni BSD e macOS.
A differenza della versione commerciale Oracle ZFS, OpenZFS è distribuito sotto la Common Development and Distribution License (CDDL), che consente l’uso sia open source che commerciale.
Tra i membri fondatori di OpenZFS c’è Matt Ahrens, uno dei principali architetti di ZFS. Nel 2020, le basi di codice di OpenZFS sono state unite con ZFS sui sistemi GNU/Linux, con un modulo del kernel Linux che permette l’utilizzo della tecnologia ZFS. Questa fusione ha portato al rilascio di OpenZFS 2.0, consentendo anche ad altri sistemi operativi non GNU/Linux di beneficiare delle migliorie apportate nel tempo al driver GNU/Linux.
Grazie alla sua architettura innovativa e alle sue funzionalità avanzate, OpenZFS si distingue come una delle soluzioni più affidabili per la gestione dell’archiviazione. Funzionalità come la protezione dell’integrità dei dati attraverso checksum, snapshot e cloni efficienti, insieme alla scalabilità per gestire enormi volumi di dati, lo rendono una scelta ideale per ambienti server e infrastrutture cloud dove la sicurezza e l’efficienza dell’archiviazione sono fondamentali
Con il rilascio della versione OpenZFS 2.3, il progetto continua a evolversi, introducendo supporto per i kernel Linux più recenti e nuove funzionalità che migliorano ulteriormente l’efficienza e la versatilità del file system.
Supporto per i kernel Linux
OpenZFS 2.3 supporta i kernel Linux dalla versione 4.18 fino all’ultima versione disponibile ovvero il kernel Linux 6.12 LTS. Questa versione offre notevoli miglioramenti, tra cui la possibilità di aggiungere nuovi dispositivi a un insieme di dischi RAIDZ esistente, aumentando così la capacità di archiviazione senza alcun tempo di inattività. Il termine RAIDZ si riferisce a una configurazione di archiviazione che combina ridondanza e prestazioni, permettendo una gestione efficiente dei dati.
Miglioramenti delle Prestazioni
Un’importante novità in OpenZFS 2.3 è un significativo aggiornamento delle prestazioni della funzionalità di deduplicazione originale. La deduplicazione è un processo che elimina le copie ridondanti dei dati, ottimizzando l’uso dello spazio di archiviazione. Inoltre, è stato introdotto il supporto per nomi di file e cartelle fino a 1023 caratteri, il che consente una enorme flessibilità nella denominazione dei file.
Compatibilità con Altri Sistemi Operativi
OpenZFS 2.3 introduce il supporto per il cross-compiling dei moduli del kernel Linux, una funzionalità che consente agli sviluppatori di compilare il codice sorgente di un modulo per un sistema operativo diverso da quello in uso. Ad esempio, un programmatore che lavora su GNU/Linux può preparare un modulo che funzionerà su un sistema FreeBSD senza dover utilizzare direttamente quel sistema. Questo approccio facilita la creazione e la distribuzione di software compatibile su diverse piattaforme.
Inoltre, OpenZFS 2.3 offre supporto per i sistemi operativi CentOS Stream 10 e FreeBSD 14.2. La compatibilità con diverse distribuzioni è cruciale, poiché permette agli utenti di sfruttare appieno le funzionalità avanzate di OpenZFS, indipendentemente dal sistema operativo che utilizzano. Grazie a queste nuove integrazioni, gli utenti possono beneficiare di una maggiore flessibilità e di prestazioni ottimizzate, rendendo OpenZFS una scelta ancora più attraente per la gestione dei dati in vari ambienti informatici.
Funzionalità Aggiuntive
OpenZFS 2.3 introduce la funzionalità di bypassare l’ARC (Adaptive Replacement Cache) per le operazioni di lettura e scrittura, un’innovazione che offre un notevole incremento delle prestazioni, soprattutto in scenari in cui vengono utilizzati dispositivi NVMe. L’ARC è una cache progettata per migliorare l’efficienza delle operazioni di I/O, ma in alcune situazioni, come nel caso dei dispositivi NVMe, questa cache può effettivamente ostacolare le prestazioni. Bypassando l’ARC, OpenZFS consente un accesso diretto ai dati, migliorando così l’efficienza e la velocità delle operazioni.
In aggiunta a questa funzionalità, è stata implementata un’opzione per l’output in formato JSON per i comandi più utilizzati. Questo formato è particolarmente utile per gli sviluppatori e gli amministratori di sistema, poiché facilita l’integrazione con strumenti di automazione e analisi dei dati. Utilizzando JSON, gli utenti possono facilmente elaborare e gestire le informazioni generate dai comandi di OpenZFS, rendendo più semplice l’automazione delle operazioni e il monitoraggio delle prestazioni del file system. Queste innovazioni non solo migliorano l’usabilità di OpenZFS, ma anche la sua adattabilità a diversi ambienti operativi e flussi di lavoro
In aggiunta a queste novità, sono stati inclusi vari bug fix che affrontano problemi critici segnalati dagli utenti nelle versioni precedenti, garantendo una maggiore stabilità e affidabilità del sistema.
Disponibilità
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il changelog (registro delle modifiche) sul sito GitHub del progetto. Gli utenti possono scaricare OpenZFS 2.3 come archivio sorgente da compilare autonomamente. Se non si desidera compilare il codice sorgente, sarà necessario attendere che la nuova versione di OpenZFS arrivi nei repository software stabili della propria distribuzione preferita.
Fonte: https://github.com/openzfs/zfs/releases/
Fonte: https://www.phoronix.com/news/OpenZFS-2.3-Released
Fonte: https://linuxiac.com/openzfs-2-3-enhances-performance-introduces-json-support/
Fonte: https://9to5linux.com/openzfs-2-3-is-out-with-linux-6-12-support-raidz-expansion-fast-dedup-and-more
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