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    Home»Operating Systems»Linux»Rilasciato LXD 6.5: Novità e Miglioramenti nel Gestore di Contenitori e Macchine Virtuali di Canonical

    Rilasciato LXD 6.5: Novità e Miglioramenti nel Gestore di Contenitori e Macchine Virtuali di Canonical

    August 4, 2025
    Rilasciato LXD 6.5: Novità e Miglioramenti nel Gestore di Contenitori e Macchine Virtuali di Canonical

    LXD è un moderno gestore di contenitori di sistema e macchine virtuali, sviluppato da Canonical, l’azienda dietro Ubuntu. Progettato per offrire un’esperienza simile a quella delle macchine virtuali, ma con l’efficienza dei contenitori, LXD consente di gestire ambienti di sviluppo, test e produzione in modo scalabile e performante.

    Introdotto nel 2015, LXD nasce come progetto open source sotto l’egida della community Linux Containers, con l’obiettivo di fornire un’alternativa leggera alle tradizionali macchine virtuali. Nel corso degli anni ha ricevuto numerosi aggiornamenti, diventando uno degli strumenti più apprezzati per la virtualizzazione leggera.

    Nel 2023, Canonical ha deciso di ritirare LXD dalla governance comunitaria, trasformandolo in un progetto gestito internamente. Sebbene il codice sia ancora disponibile su GitHub e rilasciato sotto licenza AGPL-3.0, lo sviluppo è ora centralizzato e la comunità non ha più voce nella roadmap o nelle decisioni strategiche.

    In risposta, è nato Incus, un fork di LXD 5.16 mantenuto dalla community Linux Containers. Incus prosegue lo sviluppo in modo trasparente e collaborativo, restando fedele allo spirito open source originario.

    LXD è disponibile su diverse piattaforme, tra cui GNU/Linux, macOS e Windows, rendendolo una soluzione multi-piattaforma adatta a sviluppatori e amministratori di sistema. La versione 6.5 rappresenta il quinto aggiornamento della serie 6.x, introducendo nuove funzionalità e miglioramenti.

    Novità in LXD 6.5

    LXD 6.5 introduce una serie di miglioramenti significativi che ampliano le capacità e l’usabilità del software. Tra le novità più rilevanti troviamo il supporto per il PCI hotplug, il supporto per i segreti OIDC (OpenID Connect), la compatibilità con QEMU 9.1 e un’interfaccia utente in modalità scura. Inoltre, sono stati apportati miglioramenti alla gestione dei dischi delle macchine virtuali, rendendo LXD ancora più potente e flessibile. Vediamole in dettaglio:

    Controllo del Pool di Thread I/O di virtiofs

    Una delle novità più interessanti introdotte in LXD 6.5 è la possibilità di controllare il pool di thread di input/output (I/O, operazioni di lettura e scrittura dei dati) di virtiofs (un file system condiviso per macchine virtuali) per le macchine virtuali. Con questa nuova funzionalità, gli utenti hanno la capacità di configurare il numero di thread (unità di esecuzione di un processo) che virtiofsd (il demone che gestisce il file system virtiofs) può utilizzare. Questo miglioramento permette di aumentare significativamente il throughput I/O (la quantità di dati che possono essere elaborati in un determinato periodo di tempo), rendendo le operazioni di lettura e scrittura più efficienti.

    Questa innovazione risulta particolarmente vantaggiosa per i carichi di lavoro che richiedono operazioni concorrenti intensive (esecuzione simultanea di più operazioni), come ad esempio l’elaborazione di grandi quantità di dati in parallelo. In questi scenari, la capacità di gestire un maggior numero di thread può tradursi in un notevole incremento delle prestazioni, rendendo le operazioni più veloci ed efficienti.

    Autenticazione OIDC Migliorata

    LXD 6.5 introduce un’autenticazione OpenID Connect (OIDC, un protocollo di autenticazione basato su standard aperti) migliorata. Questa nuova funzionalità permette agli utenti di specificare un client secret (una chiave privata utilizzata per autenticarsi con un provider di identità). Tale funzionalità è compatibile con provider di identità (servizi che gestiscono le informazioni di autenticazione degli utenti) che richiedono l’uso di segreti client, come ad esempio Google. Questo miglioramento contribuisce a incrementare sia la sicurezza che la flessibilità del processo di autenticazione, rendendo più sicuro l’accesso alle risorse e permettendo una maggiore integrazione con vari servizi di identità.

    Supporto per PCI Hotplug

    Con LXD 6.5, gli utenti hanno la possibilità di aggiungere dispositivi PCi (Peripheral Component Interconnect, un bus locale per connettere dispositivi hardware a un computer) a macchine virtuali in esecuzione in modo dinamico, senza la necessità di riavviare la macchina virtuale. Questa funzionalità, originariamente sviluppata nel progetto Incus, semplifica notevolmente la gestione dell’hardware. Offre inoltre una maggiore flessibilità nella configurazione delle macchine virtuali, permettendo agli utenti di adattare rapidamente le risorse hardware alle esigenze specifiche delle loro applicazioni.

    Compatibilità con QEMU 9.1

    LXD 6.5 supporta ora Quick Emulator 9.1 (QEMU, un emulatore e virtualizzatore open-source) e successivi, con l’eccezione delle versioni pacchettizate “snap”. Questo aggiornamento pone le basi per una compatibilità più ampia nelle future versioni di LXD. Grazie a questo supporto, gli utenti possono beneficiare delle ultime innovazioni e miglioramenti introdotti in QEMU, assicurando prestazioni ottimali e l’accesso a nuove funzionalità per le loro macchine virtuali.

    Miglioramenti nell’Interfaccia Utente

    L’interfaccia utente di LXD 6.5 è stata notevolmente migliorata, con l’introduzione di una modalità scura automatica (un tema visivo che utilizza colori scuri per ridurre l’affaticamento degli occhi) che si allinea alle preferenze di sistema. Inoltre, sono state apportate espansioni significative nell’interfacce della gestione dello storage (spazio di archiviazione dati) e delle reti. Questi miglioramenti rendono LXD più intuitivo e facile da usare, permettendo agli utenti di navigare e configurare le impostazioni in modo più efficiente.

    Gestione dei Volumi di Storage e Backup

    LXD 6.5 semplifica la gestione dei volumi di storage (spazio di archiviazione dati) e backup (copie di sicurezza dei dati). Ora è possibile gestire i montaggi (il processo di rendere un filesystem accessibile in una specifica posizione) di volumi personalizzati senza la necessità di link simbolici (collegamenti che puntano a file o cartelle), permettendo l’uso dello stesso volume sia per lo storage delle immagini dei sistemi operativi utilizzate per creare e gestire macchine virtuali e contenitori che per i backup. Questo miglioramento rende la gestione dei dati più efficiente e flessibile, semplificando il processo di archiviazione e recupero delle informazioni.

    Miglioramenti nella Gestione di Rete

    LXD 6.5 introduce nuove funzionalità di networking (configurazione e gestione delle connessioni di rete), tra cui la gestione di macvlan (una tecnica di virtualizzazione di interfacce di rete che permette di assegnare diversi indirizzi MAC a una singola interfaccia fisica) e sriov (Single Root I/O Virtualization, una specifica che permette la condivisione di un dispositivo PCIe tra più macchine virtuali). Inoltre, questa versione offre una migliore gestione degli indirizzi IP (Internet Protocol, un indirizzo numerico che identifica univocamente un dispositivo su una rete) e registri dettagliati delle Access Control List (ACL, liste di controllo degli accessi che definiscono chi può accedere a determinate risorse di rete). Queste migliorie rendono la gestione della rete più efficiente, permettendo una configurazione più precisa e sicura delle risorse di rete.

    Miglioramenti nel Clustering

    Il clustering (la pratica di utilizzare più server per lavorare insieme come un unico sistema) in LXD 6.5 ha ricevuto miglioramenti significativi. Tra questi, troviamo l’introduzione di pagine distinte per i membri (i singoli nodi che compongono il cluster) e i gruppi del cluster (insiemi di membri raggruppati per scopi specifici). Questi cambiamenti offrono una maggiore visibilità dell’hardware, permettendo agli amministratori di monitorare e gestire le risorse fisiche in modo più efficace.

    Inoltre, è stata migliorata la gestione dello stato dei membri del cluster, il che significa che è più facile tenere traccia dello stato operativo di ciascun nodo. Un’altra novità importante è che l’interfaccia utente di LXD 6.5 permette ora l’esportazione e l’importazione diretta di volumi di storage personalizzati (spazi di archiviazione configurati dall’utente). Questo rende più semplice spostare dati e configurazioni tra diversi ambienti, migliorando la flessibilità e l’efficienza nella gestione delle risorse di storage.

    Rimozione del Supporto CRIU

    Come parte di un processo di semplificazione e miglioramento della manutenibilità (la facilità con cui un sistema può essere mantenuto e aggiornato), il supporto per Checkpoint/Restore In Userspace (CRIU, una tecnologia che permette di salvare lo stato di un’applicazione in esecuzione e ripristinarlo in un secondo momento) è stato completamente rimosso dal pacchetto snap di LXD 6.5. Questa decisione è stata presa a causa della complessità intrinseca di CRIU e della sua limitata adozione da parte degli utenti, rendendolo una funzionalità di nicchia. Rimuovendo CRIU, gli sviluppatori di LXD possono concentrarsi su funzionalità più ampiamente utilizzate e migliorare l’affidabilità e la semplicità del sistema.

    Aggiornamenti delle Dipendenze

    Il pacchetto snap di LXD 6.5 include aggiornamenti delle dipendenze chiave, tra cui dqlite (un database SQL embedded), NVIDIA container toolkit (un insieme di strumenti per eseguire carichi di lavoro GPU-accelerati in contenitori), QEMU (Quick Emulator, un emulatore e virtualizzatore open-source), ZFS (Zettabyte File System, un file system avanzato con funzionalità di gestione dei volumi) e Go (un linguaggio di programmazione open-source).

    Informazioni sul Rilascio e Download di LXD

    Per ulteriori informazioni su LXD 6.5, è possibile leggere l’annuncio di rilascio ufficiale o consultare il changelog (registro delle modifiche, un documento che elenca tutte le modifiche apportate in una nuova versione di un software) completo su GitHub. LXD 6.5 è disponibile per il download sulle piattaforme GNU/Linux, macOS e Windows, rendendolo accessibile a un’ampia gamma di utenti indipendentemente dal sistema operativo utilizzato.

    Per scaricare LXD 6.5 e scoprire tutte le novità introdotte in questa versione, consulta la pagina ufficiale su GitHub, dove, in fondo troverai i link per il download.

    Fonte: https://discourse.ubuntu.com/t/lxd-6-5-has-been-released/64873
    Fonte: https://github.com/canonical/lxd/releases/tag/lxd-6.5
    Fonte: https://linuxiac.com/lxd-6-5-container-virtual-machine-manager-released/

    Source: Read More

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    CVE ID : CVE-2025-38171

    Published : July 3, 2025, 9:15 a.m. | 2 hours, 14 minutes ago

    Description : In the Linux kernel, the following vulnerability has been resolved:

    power: supply: max77705: Fix workqueue error handling in probe

    The create_singlethread_workqueue() doesn’t return error pointers, it
    returns NULL. Also cleanup the workqueue on the error paths.

    Severity: 0.0 | NA

    Visit the link for more details, such as CVSS details, affected products, timeline, and more…

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