
Il progressivo abbandono di X11, storico pilastro dell’ecosistema *nix, da parte delle principali distribuzioni GNU/Linux, come dimostrano le scelte recenti di Ubuntu, GNOME e ora anche KDE, continua a generare perplessità tra gli addetti ai lavori più legati agli ambienti desktop tradizionali.
Soluzioni come lo storico XWayland, il fork controverso XLibre e il progetto Wayback cercano di colmare il divario tra passato e futuro, offrendo compatibilità con le applicazioni nate e basate su X11.
Wayback è un nuovo progetto sperimentale che si propone come strato di compatibilità tra i classici ambienti desktop X11 e il moderno protocollo Wayland. Questo software rappresenta una soluzione innovativa per chi desidera continuare a utilizzare ambienti desktop storici basati su X11, come Cinnamon, Xfce, LXDE ed altri, anche in un contesto in cui il supporto a Xorg (X.Org Server) sta progressivamente venendo meno nelle principali distribuzioni GNU/Linux.
Presentazione e Caratteristiche Generali
Wayback nasce dall’esigenza di mantenere la compatibilità con le applicazioni e gli ambienti desktop X11 in un’epoca in cui molte distribuzioni GNU/Linux e ambienti grafici stanno migrando definitivamente verso Wayland, abbandonando Xorg che ormai è in modalità di sola manutenzione. Il progetto è guidato da Ariadne Conill, già nota per il suo contributo ad Alpine Linux, una distribuzione GNU/Linux minimalista e orientata alla sicurezza.
Wayback è scritto in linguaggio C e si basa su wlroots (una raccolta di librerie per la realizzazione di compositor Wayland), oltre a utilizzare librerie fondamentali come libwayland (≥1.14), libxkbcommon (gestione delle tastiere) e le classiche librerie client/server di Wayland. Il progetto prende spunto da TinyWL, un esempio minimale di compositor Wayland.
Wayback è un progetto distribuito come software libero, il che consente a chiunque di utilizzarlo, modificarlo e ridistribuirlo secondo i principi della comunità open source. Sebbene sia stato inizialmente progettato per l’ambiente Alpine Linux, nulla impedisce che venga adattato ad altre distribuzioni GNU/Linux: tutto dipenderà dall’interesse e dal contributo della comunità di sviluppatori.
Il progetto, pur essendo già pubblico, non ha ancora raggiunto una release 1.0, indicando che è ancora in via di definizione e maturazione. Gli stessi sviluppatori avvertono che Wayback potrebbe presentare numerosi bug.
Queste caratteristiche rendono Wayback un’iniziativa promettente, ma da approcciare con consapevolezza, specialmente per chi cerca una soluzione pronta per un utilizzo quotidiano.
Wayland, Xwayland e Wayback
Wayland è un protocollo per server grafici che mira a sostituire il sistema X Window (X11), offrendo una gestione più moderna, sicura e performante delle finestre e delle interazioni grafiche. Tuttavia, molte applicazioni e ambienti desktop storici sono ancora legati a X11 e non sono stati portati su Wayland.
Per comprendere il ruolo di Wayback è importante partire da Xwayland, un componente che funge da server X11 virtuale eseguito sopra Wayland. Xwayland permette alle singole applicazioni progettate per il sistema grafico X11 di essere eseguite in un ambiente Wayland, traducendo le richieste grafiche e di input di X11 in comandi comprensibili dal compositor Wayland. In pratica, Xwayland è un ponte che consente di far funzionare applicazioni X11 singolarmente all’interno di un sistema Wayland.
Tuttavia, Xwayland da solo non è progettato per gestire un intero ambiente desktop X11 completo, cioè un insieme di finestre, pannelli, gestori di finestre e servizi tipici di un desktop tradizionale basato su X11. Questo perché Xwayland si limita a far girare le applicazioni X11, ma non fornisce un compositor o un ambiente che coordini l’intero desktop X11 sopra Wayland.
Qui entra in gioco Wayback: si tratta di un compositor minimale che crea un ambiente Wayland in grado di ospitare un’istanza completa di Xwayland “rootful”, cioè con accesso completo e privilegiato al server X11. Wayback agisce come un contenitore che esegue Xwayland in modo tale da poter far girare non solo singole applicazioni, ma un intero ambiente desktop X11 sopra Wayland.
In altre parole, Wayback fornisce il livello necessario per far funzionare un desktop X11 tradizionale (come Cinnamon, Xfce, LXDE o altri) senza dover utilizzare un server Xorg completo. Il compositor Wayland di Wayback gestisce l’input e l’output grafico, mentre Xwayland, eseguito al suo interno, gestisce tutte le applicazioni e i servizi X11 come se fossero in un ambiente nativo Xorg.
Questa architettura consente di mantenere la compatibilità con ambienti desktop e applicazioni X11, pur beneficiando dell’infrastruttura Wayland, più moderna e sicura. Wayback rappresenta quindi un ponte funzionale e modulare che permette di eseguire interi desktop X11 sopra Wayland, superando i limiti di Xwayland che si occupa solo delle singole applicazioni.
Novità in Wayback
Wayback introduce una serie di novità che lo rendono particolarmente interessante per utenti e sviluppatori:
- Compatibilità completa con ambienti desktop X11: Permette di eseguire ambienti desktop completi basati su X11 sopra Wayland, non solo singole applicazioni.
- Riduzione della manutenzione: Alpine Linux punta a sostituire Xorg con Wayback, semplificando la manutenzione delle applicazioni X11 e riducendo la complessità del sistema.
- Basato su wlroots: L’utilizzo di wlroots garantisce modularità e facilità di integrazione con altre componenti Wayland.
- Progetto aperto alla comunità: Gli sviluppatori invitano chiunque sia interessato a contribuire inviando correzioni e miglioramenti, non solo segnalando errori.
- Soluzione per la retrocomputazione: Wayback rappresenta una risorsa preziosa per chi desidera mantenere in vita ambienti desktop storici che rischiano di diventare inutilizzabili sulle distribuzioni GNU/Linux moderne.
Promesse e Limiti
Wayback, una volta completato e pienamente operativo, si propone come una soluzione integrata e flessibile per eseguire contemporaneamente applicazioni e ambienti desktop basati sia su X11 che su Wayland, all’interno della stessa installazione GNU/Linux. In questo modo, l’utente non sarà più costretto a scegliere tra un desktop tradizionale X11 o uno nativo Wayland: potrà utilizzare entrambi in modo trasparente e senza conflitti, semplificando la transizione verso Wayland senza rinunciare alla compatibilità con software e ambienti più datati.
È importante sottolineare che il progetto è ancora in una fase sperimentale: il codice è soggetto a modifiche frequenti e può contenere bug significativi. Gli sviluppatori incoraggiano la partecipazione attiva della comunità, invitando a contribuire con segnalazioni, correzioni e miglioramenti per accelerare il percorso verso una versione stabile e affidabile.
Per ulteriori dettagli è possibile fare riferimento al repository software ufficiale del progetto Wayback.
Fonte: https://github.com/kaniini/wayback
Fonte: https://www.phoronix.com/news/Wayback-X11-Wayland
Fonte: https://linuxiac.com/meet-wayback-a-bridge-between-x-desktops-and-wayland/
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