
Trascorrere un tempo significativo nel terminale su sistemi operativi GNU/Linux comporta solitamente l’adozione di un editor di testo a riga di comando preferito. Tuttavia, la recente introduzione di Edit, un editor di testo open source rilasciato da Microsoft, rappresenta un’opzione degna di attenzione. Valutarne le caratteristiche potrebbe risultare utile per identificare nuove opportunità nel panorama degli strumenti a riga di comando.
Introduzione a Edit
Edit è una riedizione dell’antico MS-DOS Editor, aggiornato per rispondere alle esigenze contemporanee. Sviluppato in Rust, un linguaggio di programmazione noto per la sua efficienza e sicurezza, Edit si propone di offrire un’esperienza utente che, come riportato sulla sua pagina GitHub, fornisce un’interfaccia moderna e controlli di input simili a Visual Studio Code (VS Code).
Secondo Microsoft, Edit è stato creato per fornire un editor accessibile che anche gli utenti meno esperti con i terminali possano utilizzare facilmente su Windows, quando necessario, senza dover ricorrere a soluzioni esterne, dato che le versioni recenti di Windows non includono un editor di testo a riga di comando preinstallato.
Edit è disponibile sia per sistemi GNU/Linux a 64 bit, Intel o ARM, e sia per Windows.
Vantaggi di Edit per gli utenti GNU/Linux
Facilità di utilizzo
Sebbene Windows sia il principale target di Edit, poiché manca di un editor di testo a riga di comando nativo, la possibilità di utilizzare Edit su GNU/Linux rappresenta un valore aggiunto.
Se utilizzi GNU/Linux e Visual Studio Code (VS Code), potresti apprezzare il fatto che Edit condivida molte delle combinazioni di tasti di VS Code. Questo potrebbe facilitare l’integrazione di Edit rispetto a editor come Vim o Nano, anche se è importante sottolineare che Edit non è pensato per sostituire questi strumenti.
La semplicità dell’interfaccia testuale (TUI, Text User Interface) rende Edit meno complesso da apprendere, mentre la velocità di esecuzione, anche nella ricerca all’interno di file di grandi dimensioni superiori a 1 GB, è notevole, entrambi aspetti progettuali di rilievo.
Gestione di file multipli
Con l’obiettivo di evitare le difficoltà riscontrate dagli utenti meno esperti con editor come Vim, Microsoft ha progettato Edit come un editor di testo senza modalità, a differenza di editor multi-modali come Vim, dove è necessario imparare a gestire diverse modalità operative.
In Edit, è possibile utilizzare sia il mouse che la tastiera per accedere ai menu, selezionare righe o porzioni di testo, posizionare il cursore, ecc., il che rende l’uso di Edit più intuitivo rispetto all’approccio binario di alternative più complesse.
Funzionalità di Edit
Edit offre un set di funzionalità essenziale e leggero, con un’impronta di memoria ridotta a soli 250 kB, e un’apertura rapida dei file. Tra le funzionalità incluse troviamo:
- Trova e sostituisci (con supporto per Distingui maiuscole/minuscole e Espressioni regolari)
- A capo automatico al ridimensionamento (opzionale)
- Impostazione del rientro con tabulazioni o spazi
- Impostazione/modifica della codifica del file
- Selezione tra Line Feed (LF) e Carriage Return + Line Feed (CRLF)
- Apertura di più file contemporaneamente
Al momento, Edit non include funzionalità avanzate come l’evidenziazione della sintassi, schemi di colori personalizzabili, una riga di comando integrata, o altre comodità comuni in altri editor di testo a riga di comando. Edit è progettato principalmente per l’editing di testo, piuttosto che per la gestione di compiti complessi meglio adatti agli ambienti di sviluppo integrati (IDE).
Sono previste ulteriori funzionalità, tra cui schemi di colori e un’interfaccia testuale per le impostazioni, quindi l’elenco delle funzionalità è destinato a crescere nel tempo. Tuttavia, dato che l’obiettivo di Microsoft è la velocità e la semplicità, non ci si deve aspettare troppi fronzoli.
Essendo open source, Edit può essere modificato, migliorato, pacchettizzato o utilizzato come base per progetti derivati da chiunque nella comunità.
Novità in Edit
Edit è un software libero e open source che funziona su distribuzioni GNU/Linux e Windows. Al momento non esiste un installatore ufficiale per GNU/Linux, né pacchetti DEB o PPA (Personal Package Archive) non ufficiali, sebbene sia disponibile uno snap. Alcune distribuzioni GNU/Linux, come Arch Linux e Manjaro, hanno incluso Edit nei loro repository software, rendendolo installabile tramite il loro gestore di pacchetti.
Installazione su Ubuntu
Per eseguire Edit su Ubuntu, è possibile scaricare l’ultimo binario dalla pagina delle versioni del progetto GitHub, assicurandosi di selezionare quello corretto per la propria architettura, estrarre il pacchetto, navigare nella cartella estratta tramite il comando cd
, e quindi lanciare il binario ogni volta che si desidera utilizzarlo:
- Scaricare l’ultima versione dal link ufficiale
- Estrarre l’archivio (cliccare con il tasto destro in Nautilus > Estrai)
- Aprire un’applicazione terminale (come il nuovo Pytxis in Ubuntu 25.10)
- Navigare nella cartella estratta:
cd /percorso/verso/cartella
- Eseguire Edit direttamente:
./edit
Per installare la versione snap non ufficiale, è possibile utilizzare App Center (cercando ‘msedit’) o eseguire:
sudo snap install msedit
dalla riga di comando, e utilizzare msedit
per avviarlo. Lo snap impiega diversi secondi ad avviarsi mentre il binario ufficiale si avvia istantaneamente.
Per ulteriori dettagli e per scaricare Edit, è possibile consultare l’annuncio ufficiale sul blog di Microsoft.
Fonte: https://devblogs.microsoft.com/commandline/edit-is-now-open-source/
Fonte: https://github.com/microsoft/edit
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