
Quando ripercorriamo i sentieri della storia informatica, ci ritroviamo inevitabilmente agli albori dell’era moderna, dove MSDOS regnava incontrastato come sistema operativo onnipresente. Era un periodo straordinario, fatto di righe di comando e schermi monocromatici, in cui il rumore ritmico dei floppy disk scandiva l’avvio delle macchine e l’ingegno degli sviluppatori si intrecciava con le limitazioni dell’hardware.
MSDOS non era solo un software: era una porta d’accesso a un mondo di possibilità. Ogni comando digitato rappresentava un piccolo trionfo, un dialogo tra uomo e macchina che gettava le basi per l’era digitale che conosciamo oggi. In quel tempo, il minimalismo tecnico era il vero motore dell’innovazione, e ogni programmatore era un pioniere, guidato dal sogno di rendere i computer strumenti universali.
Ed è proprio quell’era che FreeDOS continua a celebrare e preservare, mantenendo vivo lo spirito dei giorni gloriosi di MSDOS. Oggi, in un mondo di interfacce grafiche e tecnologie avanzate, FreeDOS si erge come un ponte tra passato e presente, un richiamo per i nostalgici e un tesoro educativo per chi vuole scoprire come tutto ebbe inizio.
FreeDOS è un sistema operativo open source (anche se non GNU/Linux) che mantiene viva l’eredità di MS-DOS, offrendo un ambiente compatibile per eseguire programmi e giochi DOS su hardware moderno o emulato. Nato nel 1994 dall’idea di Jim Hall, FreeDOS è stato sviluppato come risposta alla decisione di Microsoft di interrompere il supporto per MS-DOS, segnando l’inizio di un progetto che ha preservato la semplicità e la potenza del sistema operativo a riga di comando. Distribuito sotto licenza GNU GPL, FreeDOS garantisce agli utenti la libertà di utilizzo, modifica e distribuzione, rendendolo una pietra miliare nel panorama del software libero.
Con il rilascio della versione FreeDOS 1.4 il 5 aprile 2025, FreeDOS celebra oltre 30 anni di evoluzione, introducendo una serie di miglioramenti significativi. Questa nuova versione si concentra sulla stabilità e sull’affidabilità, includendo un installer aggiornato, nuove versioni di strumenti essenziali come Fdisk
, Format
, Fasm
, 7Zip
e l’editor di testo Edlin
, oltre a una riscrittura completa del sistema di aiuto HTML. Inoltre, il supporto per reti TCP/IP tramite mTCP
e l’ottimizzazione di comandi come XCOPY
e MOVE
dimostrano l’impegno continuo della comunità nel mantenere FreeDOS rilevante e funzionale.
FreeDOS non è solo un tributo nostalgico al passato, ma anche uno strumento pratico per professionisti e appassionati. Con il suo supporto per formati moderni come USB e ISO, FreeDOS si adatta a una vasta gamma di esigenze, mantenendo viva la tradizione di un’epoca in cui ogni comando digitato rappresentava un passo verso l’innovazione.
La versione precedente, FreeDOS 1.3, è stata rilasciata nel 2017, 8 anni fa, ed ora, con FreeDOS 1.4, il progetto offre aggiornamenti significativi alle utilità di base, maggiore affidabilità e una migliore organizzazione dei pacchetti.
Novità in FreeDOS 1.4
FreeDOS 1.4 introduce una serie di migliorie che spaziano dalle funzionalità interne alla gestione del software. Questo aggiornamento non rappresenta soltanto un progresso tecnologico, ma celebra anche il percorso storico che ha dato forma al mondo dell’informatica moderna.
Aggiornamenti alle utilità di sistema
FreeDOS 1.4 introduce una nuova versione della shell FreeCOM
(il file command.com
), ora aggiornato alla versione 0.86. Questo aggiornamento risolve problemi di compatibilità e aggiunge il supporto per traduzioni in più lingue, rendendo il sistema più accessibile a livello globale.
Anche i comandi DOS principali sono stati migliorati in questa versione:
- Xcopy 1.8b: Ottimizza le operazioni di copia ricorsiva riducendo l’uso della memoria stack. La memoria stack è una piccola area della RAM utilizzata per gestire temporaneamente i dati durante l’esecuzione di funzioni e procedure. La riduzione del suo utilizzo migliora l’efficienza e previene rallentamenti su sistemi con risorse limitate.
- Move 3.4: Corregge problematiche legate a potenziali overflow dello stack durante operazioni ricorsive che coinvolgono molteplici file o cartelle. Un overflow dello stack si verifica quando il programma utilizza più memoria stack di quella disponibile, causando errori o arresti imprevisti. Questa correzione garantisce maggiore stabilità e affidabilità.
- Fdisk 1.4.3: Risolve errori critici che, nelle versioni precedenti, potevano portare alla corruzione dei dati su alcune configurazioni di partizione. Questa versione migliora anche il supporto per dischi di grandi dimensioni, assicurando una gestione più robusta delle partizioni.
Miglioramenti nella rete e nel supporto multilingue
Gli strumenti integrati di rete basati su mTCP sono stati perfezionati nella nuova versione di FreeDOS per garantire una maggiore affidabilità nella gestione delle connessioni TCP/IP. È importante sottolineare che MS-DOS non ha mai avuto supporto nativo per TCP/IP o per l’accesso a Internet, poiché è nato in un’epoca in cui questi strumenti non facevano parte dell’informatica commerciale. Il supporto per protocolli di rete e Internet è un’evoluzione portata avanti da FreeDOS, che continua ad ampliare le funzionalità originali per soddisfare le esigenze moderne.
mTCP è una suite di applicazioni che offre funzionalità di rete come trasferimenti di file via FTP, ping e client SMTP per l’invio di email, adattandosi perfettamente a dispositivi hardware legacy. L’hardware legacy si riferisce a sistemi informatici più datati o obsoleti, che operano con risorse limitate ma che trovano ancora utilizzo in applicazioni specifiche o contesti industriali. Grazie a questi aggiornamenti, FreeDOS assicura comunicazioni stabili, colmando il divario tra passato e presente.
Il manuale interattivo FDHelp, aggiornato alla versione 1.1.0, introduce un supporto multilingue più completo, consentendo agli utenti di accedere facilmente alla documentazione, indipendentemente dalla lingua o dalla regione di appartenenza. Inoltre, la struttura del manuale è stata ottimizzata, migliorando la navigazione e aggiungendo funzionalità interattive per semplificare la ricerca delle informazioni tecniche e pratiche, rendendo FDHelp uno strumento indispensabile per utenti di ogni livello.
Riorganizzazione del software incluso
La versione FreeDOS 1.4 ha introdotto importanti semplificazioni nella gestione del software contenuto nella distribuzione, garantendo un’esperienza più efficiente e affidabile. Tra le principali modifiche, si segnala la rimozione dei desktop grafici Seal e oZone, che si sono rivelati eccessivamente instabili per un utilizzo diffuso. Questi ambienti grafici, concepiti per ampliare le funzionalità visive del sistema, non riuscivano a offrire la stabilità necessaria per integrarsi con gli obiettivi di FreeDOS, motivo per cui si è deciso di eliminarli.
Un’altra significativa modifica riguarda la sostituzione del programma BMP2PNG con DOSVIEW, un’applicazione che permette di visualizzare immagini in numerosi formati, tra cui BMP, PNG, JPG, GIF e TGA, e di effettuare conversioni tra questi. La versatilità di DOSVIEW rappresenta un notevole miglioramento rispetto al precedente strumento, grazie alla sua capacità di gestire diversi tipi di file grafici. Inoltre, il nuovo programma garantisce una compatibilità ottimale con il sistema FreeDOS, offrendo agli utenti uno strumento più completo e performante per lavorare con le immagini.
FreeDOS 1.4 include un ricco assortimento di software progettato per offrire un’esperienza DOS completa e funzionale. Tra gli strumenti principali si trovano programmi per la gestione delle partizioni, utility di rete con supporto TCP/IP, strumenti grafici e multimediali, e un ampio set di comandi DOS essenziali. La distribuzione comprende anche una selezione di giochi classici che richiamano la nostalgia di un’intera generazione di giocatori. Tra questi si possono trovare titoli storici come Doom, Commander Keen, Prince of Persia, Wolfenstein 3D e altri giochi DOS, che hanno segnato gli anni ’80 e ’90 e che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del gaming
Kernel invariato e aggiornamenti futuri
Il kernel di FreeDOS 1.4 è invariato rispetto a quello utilizzato nella versione 1.3, poiché la nuova versione del kernel è attualmente sottoposta a un’approfondita fase di test critico per garantire la massima stabilità e affidabilità prima della sua integrazione. Di conseguenza, FreeDOS 1.4 non offre supporto per Windows for Workgroups in modalità avanzata, nota come “enhanced mode”, che richiede funzionalità più complesse del kernel. Tuttavia, la compatibilità con Windows 3.1 in modalità standard è completamente preservata, consentendo l’esecuzione di applicazioni e l’utilizzo delle funzionalità offerte da questa storica versione del sistema operativo Windows senza difficoltà.
Alcuni aggiornamenti non sono stati inseriti nella versione definitiva della distribuzione. Tra questi, l’editor di testo Blocek 1.76, uno strumento versatile e ricco di funzionalità, non è stato incluso in quanto ancora in fase di valutazione e miglioramento. Questa versione dell’editor sarà resa disponibile per il download nelle prossime versioni mensili di test, offrendo agli utenti la possibilità di provarlo e contribuire con feedback alla sua ottimizzazione.
Per ottenere tutte le informazioni dettagliate e approfondite su FreeDOS 1.4, si invita a leggere l’annuncio ufficiale pubblicato sul sito Web del progetto.
Opzioni di installazione e download
FreeDOS 1.4 offre varie opzioni di installazione progettate per adattarsi a diverse esigenze e configurazioni:
- CD Live: perfetto per l’utilizzo su macchine virtuali o per installazioni rapide senza modificare il sistema ospite. Questa soluzione permette agli utenti di testare FreeDOS direttamente dal supporto senza effettuare un’installazione permanente.
- Edizione Floppy: specificamente pensata per il hardware classico che utilizza dischetti. Questa opzione è ideale per chi desidera configurare FreeDOS su vecchi sistemi che non supportano supporti di memorizzazione più moderni.
- Installer USB: progettato per configurare FreeDOS su hardware fisico moderno. Questa opzione consente un’installazione semplice e veloce utilizzando dispositivi di memorizzazione USB, oggi ampiamente diffusi.
- Legacy CD Installer: ottimizzato per sistemi più datati, questa scelta garantisce un’installazione stabile su computer che richiedono supporti CD per operare.
Gli utenti possono scaricare l’immagine ISO dal repository software ufficiale di FreeDOS, presente sul sito web, e selezionare l’opzione più adeguata alle proprie necessità. La maggior parte degli utenti dovrebbe usare l’immagine LiveCD per installare FreeDOS, soprattutto se si utilizza una macchina virtuale.
Fonte: https://www.freedos.org/download/announce.html
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