Nel lontano 2020 raccontavamo della ricerca di sponsor da parte della X.Org Foundation che, fortunatamente per la versione open-source di X11, era culminata nella comparsa di Equinix, un’azienda che aveva scelto di sponsorizzare il progetto ed accollarsi i costi di tutto l’apparato di Continuous Integration di cui il progetto ha bisogno.
Dopo 5 anni, qualcosa è cambiato e, come racconta Phoronix, Equinix ha deciso di sospendere la sponsorizzazione lasciando i manutentori del progetto con un problema da risolvere, evidenziato dal messaggio che appare sulla pagina GitLab del progetto all’interno del quale il precedente sponsor viene ringraziato, ma vengono anche evidenziati i problemi all’orizzonte:
Equinix is shutting down its operations with us on April 30, 2025. They have graciously supported us for almost 5 years, but all good things come to an end. Given the time frame, it’s going to be hard to make a smooth transition of the cluster to somewhere else (TBD). Please expect in the next months some hiccups in the service and probably at least a full week of downtime to transfer gitlab to a different place. All help is appreciated.
Equinix concluderà le sue donazioni verso il progetto il 30 aprile 2025. Ci hanno gentilmente supportato per quasi 5 anni, ma tutte le cose buone finiscono. Dato il tempo a nostra disposizione, sarà difficile fare una transizione regolare del cluster in qualche altra parte (TBD). Aspettatevi nei prossimi mesi servizi a singhiozzo e probabilmente almeno una settimana intera di inattività per trasferire Gitlab in un posto diverso. Ogni aiuto è apprezzato.
Il riferimento indicato nel messaggio porta alla pagina nella quale una Issue GitLab illustra quello che potrebbe essere il piano di migrazione delle infrastrutture, il quale però è ben lungi dall’essere definito con chiarezza.
In particolare la complessità dell’infrastruttura (imponente) fa pensare a dolorosi e necessari tagli che dovranno per forza essere intrapresi, ma tutto ovviamente dipenderà dall’alternativa scelta, e la discussione all’interno della issue è tutt’ora particolarmente accesa, con qualcuno che propone di fare una cloud repatriation, ma ciò richiederebbe sponsor e fondi.
Ora, il fatto che il progetto X.Org, o nello specifico la tecnologia X11, sia destinato prima o poi a scomparire, del resto tutte le distribuzioni stanno facendo il salto verso Wayland, è qualcosa di certo, ma è altrettanto chiaro come non sarà un avvenimento immediato. Basti pensare che attualmente buona parte delle distribuzioni non solo supporta ancora X11, ma non è ancora pronta a Wayland.
Vale infine la pena sottolineare come la vicenda riguardi in minima parte anche il progetto Wayland stesso, il quale è sviluppato dalla community FreeDesktop.org, la stessa che ospita e coordina il lavoro su Wayland, Mesa, PipeWire, fontconfig, D-Bus e, per l’appunto, anche X.Org.
La differenza sostanziale è che dietro a Wayland, indicato da tutti come il futuro, ci sono aziende come Red Hat, Intel e Collabora, mentre a X.Org, al momento, non sta pensando più nessuno.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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