I tempi sono cambiati.
Bella scoperta, direte voi, però cerchiamo di motivare l’incipit banale, parlando di AI e partendo da questo articolo di DevClass.com nel quale, come tante volte abbiamo raccontato nell’ultimo anno, si certifica la sostanziale estinzione dell’uso di StackOverflow.
Un diagramma dell’articolo, partendo dall’anno di fondazione di StackOverflow ed arrivando alla presentazione di ChatGPT, riassume tutto meglio di mille parole:
È vero, il trend era in discesa già ben prima di quel fatidico 30 Novembre 2022 (quando cioè ChatGPT è divenuto un servizio pubblico), ma la verità è che da lì in poi il tracollo è stato palese ed evidente.
Quindi sì, i tempi sono cambiati.
Ma lo hanno fatto in meglio? Per provare a rispondere usiamo un altro articolo, stavolta di DevOps.com, dove vengono presentati i risultati di un sondaggio effettuato da PR Newswire e dal quale emergono diverse percentuali interessanti. Riporteremo le più indicative, poiché l’articolo ne è pregno, e la prima di queste riguarda come più del 95% dei leader e professionisti dell’ingegneria del software ritiene che gli strumenti di intelligenza artificiale possano ridurre il burnout (lo stress provato a lavoro che determina un logorio psicofisico ed emotivo).
Per quanto abbiamo trattato in passato l’argomento (con le dovute perplessità) prima di dire come questa sia una buona notizia è bene incrociare il dato con il filotto degli altri sul tema che emergono dal sondaggio:
- Il 59% segnala che gli strumenti di AI causano errori nel processo di distribuzione del codice almeno la metà delle volte.
- Più di due terzi (67%) dedicano più tempo al debug del codice generato dall’AI.
- Il 68% nota di spendere più tempo a risolvere vulnerabilità di sicurezza legate all’AI.
- Il 92% afferma che gli strumenti di AI ampliano il raggio d’azione del codice errato da correggere.
- Il 78% degli sviluppatori trascorre almeno il 30% del proprio tempo su attività manuali e ripetitive come il debug del codice.
A questi dati se ne sommano altri relativi ad una sostanziale disorganizzazione nel determinare cosa sia approvato e cosa no in termini di AI all’interno dell’azienda, ma la parte importante è sostanzialmente questa: non è tutto oro quello che luccica.
Tutt’altro, verrebbe da dire.
Una rondine non fa primavera, un sondaggio va preso per quello che è, ma sono le contraddizioni dello stesso a lasciare perplessi. L’AI è sì utile, ma si spende più tempo per gestire quello che produce.
Ed ecco di tutte forse la percentuale più sensibile di tutte: più dell’88% sta ancora valutando l’impatto finale dell’AI, che è un po’ come dire… Ne vedremo delle belle.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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