La scorsa estate, all’interno dell’evento “OSPOs for Good†presso la sede delle Nazioni Unite a New York, l’Open Source Initiative (OSI) e il Linux Professional Institute (LPI) hanno annunciato una nuova collaborazione strategica per favorire lo sviluppo di professionisti qualificati nel mondo del software open source e Linux.
La notizia, sebbene arrivi un filo in ritardo rispetto a quando avvenuta realmente (lo ha raccontato recentemente Linux Magazine qui), ha una particolare rilevanza per via degli attori coinvolti.
L’OSI, di cui abbiamo parlato in passato specialmente quando venne abbandonata dal suo co-fondatore Bruce Perens, è un’organizzazione no-profit che promuove e tutela il software open source, garantendo che le licenze software rispettino i principi dell’Open Source Definition. Il suo obiettivo principale è incoraggiare la crescita delle comunità open source a livello globale. Per intenderci, una dei temi su cui inevitabilmente si sta concentrando è quello dell’AI, come racconta l’articolo di The New Stack dal titolo OSI’s Definition of Open Source AI Raises Critical Legal Concerns for Developers and Businesses.
LPI, dall’altro lato, è l’organizzazione leader mondiale nella certificazione di professionisti Linux e open-source, offrendo percorsi formativi e certificazioni riconosciute a livello internazionale.
L’accordo tra le due organizzazioni mira a soddisfare la crescente domanda di competenze tecniche nel settore, da parte di aziende pubbliche e private. LPI rafforzerà il proprio programma di certificazione professionale assicurando che le licenze open source siano allineate ai requisiti del software libero e promuovendo una maggiore partecipazione pubblica nello sviluppo e nella manutenzione di progetti open source.
Oltre ai benefici formativi e professionali, la partnership consentirà a OSI e LPI di accedere a vantaggi finanziari, come sconti e opportunità esclusive. Tuttavia, il focus centrale rimane il consolidamento delle comunità Linux e open source, e la creazione di opportunità di crescita professionale per chi lavora con queste tecnologie.
Stefano Maffulli, Executive Director di OSI, si esprime in questi termini:
The global open source movement has generated immeasurable economic value, yet the movement has never been in greater need of educated professionals to drive the next leap forward in open source understanding, innovation, and adoption.
Il movimento open-source ha creato un enorme valore economico globale, ma oggi più che mai abbiamo bisogno di professionisti qualificati per guidare la prossima fase di innovazione e adozione del software open-source.
Maffulli ha inoltre sottolineato che questa alleanza renderà le certificazioni più accessibili e stimolerà una maggiore partecipazione della comunità .
Gli fa eco Matthew Rice, Executive Director di LPI:
It is our mission to promote the use of open source by supporting the people who work with it. A closer relationship with OSI makes a valuable contribution to this effort. We are excited to open up new opportunities for people around the world – personally, professionally, and in their communities.
La nostra missione è promuovere l’uso del software open-source supportando le persone che lavorano in questo settore. Una collaborazione più stretta con OSI sarà un contributo fondamentale per questo obiettivo, aprendo nuove possibilità a livello personale, professionale e comunitario.
Se questa nuova alleanza tra OSI e LPI produrrà effetti concreti nella crescita professionale degli operatori Linux oltre che a un maggiore accesso alle certificazioni, con le relative opportunità nel settore, sarà solo il tempo a dirlo.
I presupposti perché ne esca una collaborazione di successo ci sono tutti!
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità , HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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