
Archcraft è una distribuzione GNU/Linux leggera e minimalista, costruita sulla solida base di Arch Linux, pensata per chi desidera un sistema operativo veloce, essenziale e altamente personalizzabile. Nata dal lavoro di Aditya Shakya, originario dell’India, oggi Archcraft è portata avanti da una comunità attiva e appassionata che ne cura lo sviluppo e l’aggiornamento costante.
Questa distribuzione si distingue per l’utilizzo esclusivo di gestori di finestre (window manager) invece dei più tradizionali ambienti desktop come KDE Plasma, GNOME o Xfce. Grazie a questa scelta, Archcraft offre un’esperienza d’uso snella, priva di software superfluo e ottimizzata per prestazioni elevate anche su hardware datato o con basse risorse. In condizioni di inattività, Archcraft può utilizzare meno di 500 MB di RAM, rendendola ideale anche per computer meno recenti.
Archcraft mette a disposizione 2 gestori di finestre principali:
- Openbox: Gestore di finestre stacking, consente di sovrapporre le finestre e offre un’esperienza simile agli ambienti desktop tradizionali, ma con consumi ridotti e grande possibilità di personalizzazione.
- bspwm: Gestore di finestre tiling (affiancate), organizza automaticamente le finestre in modo non sovrapposto, ottimizzando lo spazio sullo schermo. Supporta layout tiling, stacking e a schede (tab), offrendo un flusso di lavoro efficiente soprattutto per utenti avanzati.
Entrambi i gestori sono altamente configurabili e possono essere adattati tramite script e file di configurazione per rispondere a qualsiasi esigenza.
Inoltre, Archcraft include una selezione di applicazioni leggere, spesso basate su Xfce, per offrire un ambiente pronto all’uso ma senza appesantire il sistema. Tra le applicazioni principali troviamo terminali come Alacritty e Kitty, il launcher Rofi, la barra di stato Polybar, e strumenti per la gestione dei temi e delle configurazioni. Per installare nuove applicazioni, si utilizzano Pacman (il gestore di pacchetti di Arch Linux) e l’accesso diretto ad AUR, già configurato per l’uso immediato.
Uno dei punti di forza di Archcraft è la cura per l’aspetto grafico. La distribuzione offre numerosi temi, set di icone e font, facilmente selezionabili tramite strumenti dedicati. L’interfaccia è caratterizzata da colori piatti e pastello, garantendo un look moderno e uniforme su tutte le componenti del sistema. Per chi desidera un’esperienza ancora più personalizzata, è possibile modificare ogni aspetto del sistema, dai temi delle finestre ai moduli della barra di stato, passando per i menu di Rofi e le configurazioni da Terminale.
Archcraft, oltre alla versione classica, offre 2 edizioni a pagamento per sostenere il progetto: Archcraft WSE e Archcraft Prime. Queste versioni speciali della distribuzione GNU/Linux Archcraft sono state progettate per garantire esperienze ottimizzate e innovative, fornendo opzioni esclusive pensate per soddisfare le esigenze degli utenti più esigenti. Le edizioni premium di Archcraft, WSE e Prime, sono disponibili per l’acquisto tramite la piattaforma Ko-fi dove sono presenti molte altre versioni speciali. Il prezzo per ogni immagine ISO è di 55,55 USD e francamente mi sembra esagerata come richiesta, avrei preferito un offerta libera e comunque meno esosa.
Archcraft WSE (Wayland Special Edition) è dedicata esclusivamente a Wayland e include diversi compositori preinstallati e configurati, come Sway, Wayfire, River, Hyprland e NEWM. È pensata per fornire un’esperienza moderna e avanzata basata su Wayland, ideale per chi cerca prestazioni elevate e un design minimalista. Archcraft Prime combina sia gestori di finestre tradizionali, come Openbox, Bspwm e i3wm, sia compositori Wayland esclusivi. Offre un’esperienza completa e versatile, adatta a utenti che desiderano esplorare diverse configurazioni e ambienti grafici. Comunque, nulla che non possa essere aggiunto manualmente utilizzando i repository software di Arch Linux.
Novità in Archcraft 2025.04.24
La versione stabile precedente di Archcraft risale a gennaio 2025 con l’introduzione della base aggiornata con nuovi pacchetti e numerosi miglioramenti e correzioni di bug. La nuova versione Archcraft 2025.04.24, rilasciata il 24 aprile 2025, introduce una serie di aggiornamenti e migliorie che rafforzano ulteriormente la sua posizione tra le distribuzioni GNU/Linux leggere e moderne. Tra le principali novità troviamo:
- Aggiornamento del kernel Linux alla versione 6.14.3, garantendo il supporto alle tecnologie hardware più recenti e miglioramenti in termini di sicurezza e prestazioni.
- Aggiornamento di “bspwm” alla versione 0.9.10, uno dei gestori di finestre principali della distribuzione.
- Driver NVIDIA aggiornati alla versione 570.144, per una migliore compatibilità con le schede grafiche più recenti.
- Browser Mozilla Firefox aggiornato alla versione 137.0.2, per una navigazione web più sicura e veloce.
- Pacchetti aggiornati sia dal repository software ufficiale di Arch Linux che da AUR (Arch User Repository), garantendo accesso alle ultime versioni dei programmi.
- Configurazioni aggiornate per “Openbox” e “bspwm”, i 2 gestori di finestre principali disponibili.
- Risoluzione dei problemi con i layout del menu Rofi (launcher di applicazioni altamente configurabile e leggero).
- Risoluzione dei crash di Polybar (barra di stato personalizzabile).
- Profilo ISO aggiornato a
archiso 83-1
. - Piccoli miglioramenti e correzioni di bug che migliorano la stabilità e l’esperienza utente complessiva.
Qui il breve annuncio ufficiale del rilascio di Archcraft 2025.04.24. Potete trovare diversi video su YouTube che illustrano in dettaglio le funzionalità, le caratteristiche e le potenzialità della nuova versione: https://www.youtube.com/watch?v=EiwPjtLhuBw&ab_channel=DistroTips o https://www.youtube.com/watch?v=JUUs0NjYBQ0&ab_channel=DistroTester
Installazione di Archcraft
L’installazione di Archcraft 2025.04.24 è semplice e guidata grazie all’uso di Calamares, un installer (programma di installazione) grafico intuitivo che consente di configurare facilmente lingua, partizioni, utenti e altre impostazioni di sistema. Archcraft è disponibile esclusivamente per architetture Intel/AMD a 64 bit; non sono previste versioni per processori a 32 bit o per Windows Subsystem for Linux (WSL). Archcraft è disponibile anche in versione ARM compatibile con le architetture ARMv7 (32 bit) e ARMv8 (aarch64, 64 bit).
Per installare Archcraft 2025.04.24, scarica l’immagine ISO dalla pagina dei download del sito ufficiale della versione compatibile con il tuo sistema hardware. Sono disponibili diverse fonti di download come SourceForge, Google Drive e Mega Cloud. Verifica l’integrità dell’immagine tramite la firma GPG e il checksum SHA256, seguendo le istruzioni fornite. Quindi crea una chiavetta USB avviabile utilizzando strumenti come Rufus (per Windows) o Etcher (per GNU/Linux e macOS). Infine avvia il computer dalla chiavetta USB per accedere alla sessione Live o al programma di installazione. Il nome utente e la password per la sessione Live sono: liveuser.
Il sistema operativo necessita solo di 500 MB di RAM per funzionare, ma non aspettatevi nulla di eccezionale da questo numero. Nel caso ve lo stiate chiedendo, qualsiasi RAM superiore a 4 GB è esattamente ciò di cui avete bisogno per il lavoro d’ufficio, mentre una RAM superiore a 8 GB e 16 GB rispettivamente è preferibile per lavori più intensi, come l’editing di video e foto.
Non avevo ancora avuto modo di parlarne in dettaglio, quindi ora non vi resta che provare Archcraft 2025.04.24 e condividere nei commenti le vostre opinioni al riguardo!
Fonte: https://archcraft.io/
Fonte: https://wiki.archcraft.io/news/49-news-release
Fonte: https://github.com/archcraft-os
Fonte: https://news.itsfoss.com/aditya-archcraft-creator-interview/
Fonte: https://distrowatch.com/12431
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