
Fedora è una delle distribuzioni GNU/Linux più innovative e attente all’evoluzione delle tecnologie open source. Nata nel 2003 e sponsorizzata da Red Hat, Fedora ha sempre avuto il ruolo di anticipare le tendenze e testare le novità che poi spesso arrivano anche su altre distribuzioni. L’ultimo rilascio stabile precedente, Fedora 42, è stato pubblicato a metà aprile 2025, portando con sé numerosi aggiornamenti e miglioramenti, tra cui l’adozione di GNOME 48 come ambiente desktop principale.
Fedora 43, il cui rilascio è previsto per fine ottobre o inizio novembre 2025, si prepara a introdurre cambiamenti significativi, tra cui una svolta epocale: la rimozione del supporto a X11 per GNOME.
Cos’è X11 e perché è stato così importante
X11, noto anche come X Window System, è un protocollo di rete e un sistema di gestione delle finestre che ha costituito per decenni la base delle interfacce grafiche su sistemi Unix e GNU/Linux. La sua architettura client-server permette di separare la logica delle applicazioni dalla gestione dell’input e dell’output grafico, garantendo anche la trasparenza di rete: è possibile eseguire applicazioni su una macchina e visualizzarne l’interfaccia su un’altra, caratteristica preziosa in ambienti remoti o aziendali.
Tuttavia, X11 mostra oggi i limiti di una tecnologia nata negli anni ‘80: problemi di sicurezza, complessità nella gestione delle finestre e delle periferiche moderne, e una struttura che fatica a stare al passo con le esigenze attuali di performance e affidabilità.
Wayland: il nuovo standard per il display server
Wayland è un protocollo moderno per la gestione del display, pensato per sostituire X11. Offre una maggiore sicurezza, prestazioni migliori e una gestione semplificata delle finestre e degli effetti grafici. In Wayland, il compositore (il software che gestisce le finestre e il loro disegno) è integrato direttamente nell’ambiente desktop: per GNOME si tratta di Mutter, mentre per KDE Plasma è KWin.
Wayland elimina la necessità di un server grafico separato, riducendo la latenza e aumentando l’efficienza. Le applicazioni che non sono ancora compatibili con Wayland possono comunque funzionare grazie a Xwayland, un livello di compatibilità che traduce le richieste delle applicazioni X11 verso il protocollo Wayland.
Novità in Fedora 43: GNOME solo su Wayland
Fedora 43 si prepara a rimuovere completamente il supporto a X11 per GNOME, in linea con le decisioni prese anche a monte dagli sviluppatori GNOME. La proposta, avanzata da Neal Gompa, prevede l’eliminazione di tutti i pacchetti GNOME relativi a X11 dal repository software della distribuzione.
Se la proposta sarà approvata dal Fedora Engineering and Steering Committee (FESCo), organo che supervisiona le scelte tecniche di Fedora, chi aggiornerà da versioni precedenti si troverà automaticamente nella sessione GNOME Wayland. Il gestore di accesso GDM (GNOME Display Manager) non offrirà più la possibilità di avviare una sessione X11.
Le principali novità per le utenti sono:
- Aggiornamento trasparente: chi aggiorna da versioni precedenti di Fedora avvierà direttamente GNOME su Wayland, senza dover intervenire manualmente.
- Compatibilità con le applicazioni legacy: le applicazioni che funzionano solo con X11 continueranno a essere eseguite tramite Xwayland, quindi la disponibilità dei software non subirà variazioni rilevanti.
- Percorsi alternativi per chi ha esigenze particolari: chi ha davvero bisogno di un desktop nativo X11 potrà scegliere ambienti alternativi come Cinnamon o MATE, utilizzando un gestore di accesso diverso come LightDM.
Gli sviluppatori GNOME hanno già introdotto, a partire dalla versione 48, una opzione di compilazione chiamata “ENABLE_X11_SUPPORT”, che permette di escludere il supporto a X11 già in fase di costruzione del software. La roadmap ufficiale prevede la disattivazione definitiva di X11 in GNOME 49 e la rimozione completa in GNOME 50. Fedora anticipa quindi questa transizione di una versione, evitando di dover mantenere correzioni specifiche per X11 che ormai nessuno ha più interesse o risorse per gestire.
Implicazioni pratiche per gli utenti
- Ambiente più moderno e sicuro: Wayland offre una migliore sicurezza e una gestione più efficiente delle risorse rispetto a X11.
- Transizione senza traumi: grazie a Xwayland, anche le applicazioni meno aggiornate continueranno a funzionare.
- Scelta e flessibilità: Fedora continuerà a offrire altri ambienti desktop che supportano X11 per chi non può ancora passare a Wayland.
Fedora 43 si conferma così una distribuzione all’avanguardia, pronta a guidare la comunità GNU/Linux verso un futuro più moderno e affidabile. Tra le altre novità attese, si segnala anche l’introduzione di RPM 6 come nuovo gestore dei pacchetti, con controlli di sicurezza avanzati e una gestione delle firme digitali più rigorosa, ancora in fase di sviluppo.
Per seguire il dibattito sulla proposta di rimozione del supporto a GNOME X11 in Fedora 43, puoi leggere la discussione sul canale di riferimento di Fedora.
Fonte: https://discussion.fedoraproject.org/t/f43-change-proposal-wayland-only-gnome-self-contained/150261
Fonte: https://www.phoronix.com/news/F43-Change-Wayland-Only-GNOME
Fonte: https://linuxiac.com/fedora-43-to-remove-gnome-x11-support/
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